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Il Co.Re.Svi.T. (Comitato di Responsabilità per lo Sviluppo del territorio) è stato costituito per individuare, valutare e sostenere tutte le iniziative portatrici di sviluppo ed occupazione per il rilancio dell’area grecanica della provincia di Reggio Calabria, senza tuttavia tralasciare o sottovalutare le implicazioni dei progetti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
Da alcuni mesi assistiamo, da spettatori piuttosto incuriositi, al susseguirsi di avvenimenti spesso ripresi dai media locali e regionali che hanno ingenerato in noi, ma anche nella maggior parte dei nostri concittadini, non pochi dubbi sulla veridicità di alcune asserzioni e di molti teoremi e trattati pseudo-scientifici che più che di scienza sembrano fortemente impregnati di arcaiche ideologie e di un’unica convergente tendenza filosofica volta a negare ogni sano e democratico confronto.
A ciò si aggiunga la spasmodica aspirazione di taluno ad ergersi a guida carismatica per la pluralità degli interessati, ancorché rappresentante di una sparuta ma assai chiassosa minoranza che, con autoreferenza, millanta di parlare a nome del popolo e dei suoi rappresentanti che non ci risulta abbiano mai conferito tale mandato.
Ci riferiamo ai vari comitati, ai liberi pensatori ed a qualche esponente politico ed istituzionale che, uniti nel NO ad oltranza, si battono per impedire la costruzione della centrale elettrica che la società SEI ha intenzione di realizzare a Saline Joniche; i soggetti di cui sopra, a nostro sommesso parere, sono piuttosto disinformati sulla reale volontà dei cittadini come del resto lo siamo un po’ tutti .
Orbene, appare superfluo rammentare che stante la portata e l’impatto sul territorio, una siffatta opera per essere realizzata debba seguire un iter autorizzativo particolarmente complesso e, per il tipo di insediamento, anche molto rigido.
Le autorizzazioni vengono rilasciate da enti ed organi dello Stato in conformità di leggi e regolamenti e, pertanto, devono superare il vaglio e l’approvazione da parte di più soggetti qualificati preposti nello specifico a tale scopo.
Appare altresì pleonastica la diffusa affermazione che l’area oggetto dell’insediamento industriale della SEI, abbia avuto, molti anni orsono, una vocazione agricola con tendenza al turistico, ma in virtù del ben noto “Pacchetto Colombo” essa è mutata ed è stata riclassificata quale area industriale attualmente ricompresa tra quelle facenti capo al consorzio ASI di Reggio Calabria e ciò sta a significare che in essa è prevedibile uno sviluppo di tipo industriale e non più turistico come qualcuno vorrebbe falsamente far credere.
L’area c.d. ex Liquichimica, dove insiste il progetto della centrale, ha destinazione industriale e non bensì turistica e ciò da almeno quarant’anni, da quando cioè vennero estirpati agrumeti e gelsomini per far luogo ad uno dei sogni contenuti nel famoso quanto famigerato “Pacchetto Colombo”.
Lo scempio consumatosi in quell’area, che negli anni 70 avrebbe realmente potuto e dovuto avere una vocazione turistica, è sotto gli occhi di tutti e nessuno si é mai espresso con serietà o si è posto il problema – prima ancora di pensare alla sua riconversione – su come si intenda procedere con la bonifica e con il ripristino di uno stato dei luoghi almeno idoneo ad avviare un progetto turistico.
Questo è il primo punto che, tra i tanti liberi pensatori ed i vari comitati ed associazioni, anche noi intendiamo mettere in evidenza e su cui auspichiamo un’attenta riflessione che, con attenzione e pacatezza, ma soprattutto con buonsenso, possa finalmente affrontare in maniera seria e concreta il problema.
Seguiranno altre considerazioni e riflessioni su importanti tematiche che il Progetto della centrale, inevitabilmente, solleva nel contesto del tanto auspicato sviluppo dell’area e che il Co.Re.Svi.T. intende condividere di volta in volta con l’opinione pubblica senza barricate e preconcetti ma con serenità, pacatezza, professionalità e soprattutto con una buona dose di buon senso, grande assente in questa vicenda .
Nel frattempo, ammettendo la nostra parziale ignoranza sull’iniziativa, chiediamo alla SEI un incontro che ci consenta di ricevere i necessari chiarimenti con informazioni più dettagliate sul Progetto della Centrale a Carbone di Saline, con lo scopo di conseguire un quadro completo ed esaustivo, fondato sulla disamina razionale e scientifica delle varie problematiche connesse, avulso da qualsivoglia pregiudizio, con il solo intento di impedire la perdita di una irripetibile opportunità di sviluppo senza tuttavia tralasciare le implicazioni che tale insediamento potrà determinare per il benessere e per la salute dei cittadini .
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