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Esiste una zona grigia nel nostro paese e principalmente nel mezzogiorno che va schiarita e che riguarda il binomio tra la criminalità organizzata e gli interessi che derivano dallo smaltimento dei rifiuti tossici e radioattivi.
Un contesto molto preoccupante in cui, oltre a quello di scorie, esiste anche un traffico di uranio rosso.
Il diritto alla Salute va garantito senza se e senza ma ed è compito della politica e delle istituzioni mettere a disposizione tutte le energie per fare luce e monitorare quanto è avvenuto e ne potrebbe derivare da questo mercato nero spesso sconosciuto e avvolto nel mistero a causa purtroppo di una complicità inspiegabile da parte di alcuni settori della nostra società.
Questi segreti con cui viene segnalato l’interesse delle cosce di ‘ndrangheta su questi distretti riemergono a distanza di un ventennio negli atti desecretati per volontà del governo Renzi e grazie al prezioso lavoro di Marco Minniti sulle “navi dei veleni” e sull’omicidio dei giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in un carteggio che ci fa ritornare al 1992 e che ricostruisce in modo documentale quanto è accaduto.
Nonostante i Servizi Segreti riscontrassero dei primi segnali incoraggianti, attraverso le proprie fonti il quadro che emerge è inquietante e va approfondito.
Una realtà fatta di discariche presenti nelle zone aspromontane oltre che nella zona delle Serre nel vibonese per quanto riguarda la regione Calabria.
Le commissioni parlamentari d’inchiesta hanno già tracciato un quadro devastante come per la Terra dei Fuochi in Campania e promuovere con urgenza una caratterizzazione spettrometrica al fine di individuare le zone a rischio e capire possibili interventi di messa a sicurezza e monitoraggio sta nei doveri di chi ci rappresenta nei massimi livelli istituzionali del nostro paese .
Anche in Calabria c’e’ una Terra dei Fuochi ed una conseguente emergenza ambientale.
Serve fare luce e non perdere altro tempo, serve la presenza dello Stato per un vivere normale ma soprattutto per un vivere sicuro nella propria terra.
Antonino Castorina
Resp. Legalità Enti Locali ed Esteri Segreteria Nazionale Giovani Democratici
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Mimmo Greco, lancia allarme su Gioia Tauro
Circola una notizia allarmante riguardo il sequestro di un camion addetto alla raccolta e al trasporto dei rifiuti solidi urbani nei Comuni della piana di Gioia Tauro.Chiediamo alle autorità competenti di smentire o confermare tale notizia.Oltre la nave dei veleni Siriani ,
anche la radioattività. La 3* guerra nucleare è iniziata contro la Calabria e i Calabresi ?
Che si siano ricordati del porto di Gioia Tauro in Calabria improvvisamente per lo smaltimento delle armi chimiche tutte le Organizzazioni internazionali e le nazioni che hanno a cuore la sorte della pace nel mondo e la vita di tutti gli esseri umani sulla terra ci riempie di grandi buoni sentimenti. Ma altrettanti interrogativi e alquanto inquietanti. Perché vi ricordate che esistiamo nel mondo quando vi serve qualcosa da svolgere con armi chimiche che per la prima volta vengono trattati in queste situazione in idrolisi da nave a nave , anziché in pirolisi su terra ferma già collaudato altrove. Quindi per la prima volta accadrà da noi in Calabria esperienze mai fatte altrove .Penso che salvare esseri umani sia molto importante ed anche la pace, speriamo senza costi di vite umane dei Calabresi. La nostra vita forse vale meno in queste terre rispetto ad altre. Poi mi chiedo , queste sostanze liberate nel mare mediterraneo sono veramente cosi innocue per le acque del nostro mare ? Questo è quanto ci chiediamo in Calabria il Popolo Calabrese ed Italiano.
Dr- Mimmo Greco, responsabile regione Calabria – Sindacato Europeo dei Lavoratori