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“Sono dispiaciuto per l’epilogo della consiliatura guidata da Elisabetta Tripodi, persona che stimo, ma anche su questa vicenda il Pd calabrese, attraverso Magorno, ha dimostrato di avere una doppia morale”. Lo dichiara il senatore Antonio Caridi, del gruppo Gal.
“Sono umanamente vicino a Elisabetta Tripodi – afferma Caridi – che ho conosciuto da assessore regionale e che ritengo una persona valida ma, anche in questo caso i democratici stanno cercando di confondere le acque e far credere all’opinione pubblica che ci siano motivazioni non politiche alla base delle dimissioni dei consiglieri. Io, invece, ritengo sia corretto e doveroso far sapere alla popolazione che quanto accaduto sia addebitabile solo ed esclusivamente a lotte interne al Pd, quelle guerre intestine tra gli esponenti calabresi che stanno danneggiando tutta la Calabria.
Così come fa sorridere – aggiunge il senatore Caridi – che il segretario Magorno, sulla lista degli ‘impresentabili’ parli di utilizzo a fini politici della commissione antimafia da parte di Rosi Bindi. Noi abbiamo lanciato più volte l’allarme su questo rischio e i nostri appelli ad un maggiore senso istituzionale sono stati sempre rispediti al mittente; oggi, invece, che è il Pd non solo calabrese ma di tutto il mezzogiorno ad essere penalizzato, loro stessi parlano di “regolamenti di conti politici”!
La stessa doppia morale, insomma, utilizzata per il caos del consiglio comunale di Rosarno. Sarebbe il caso di evitare prese di posizione ridicole – conclude il senatore Caridi – perché le guerre interne al partito democratico stanno puntualmente ricadendo sulla pelle dei cittadini”.
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