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Sabato 20 agosto 2016 è stato inaugurato il Progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) avente come ente titolare il Comune di Cardeto ed ente gestore la Marzo 78– Onlus, da decenni impegnata nell’accoglienza di minori stranieri e da qualche anno anche adulti.
Il Progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno, prevede l’attivazione di una accoglienza diffusa, che accoglierà nel biennio 2016/2017 fino a 25 persone – facenti parte di nuclei familiari – fra richiedenti e titolari di protezione internazionale ed umanitaria, al fine di favorirne l’integrazione nel tessuto socio-economico locale.
Il sistema scelto è quello dell’accoglienza diffusa: significa ospitare richiedenti asilo e rifugiati in piccoli gruppi di massimo cinque o sei persone distribuiti in tante case sul territorio, piuttosto che in grossi centri con tante persone.
Il Progetto del Comune di Cardeto ha come obiettivo principale la ri-conquista dell’autonomia individuale dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria accolti, intesa come una loro effettiva emancipazione dal bisogno di ricevere assistenza: le persone accolte non saranno beneficiari passivi di interventi assistenziali predisposti in loro favore, ma protagonisti attivi del proprio percorso di accoglienza e di inclusione sociale. Infatti il Progetto prevede servizi integrati di mediazione linguistica e interculturale; di accoglienza materiale; di orientamento e accesso ai servizi del territorio; di formazione e riqualificazione professionale; di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo; orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale; orientamento e accompagnamento legale, tutela psico-socio-sanitaria.
Sono intervenuti il Sindaco Pietro Fallanca, che ha condiviso e portato avanti con tenacia il Progetto, l’assessore ai servizi sociali Eleonora Maria Pia Megale che ha fortemente voluto il Progetto, ritenuto importante nella vision di sviluppo del Comune di Cardeto.
A seguire gli interventi del dott. Santo Flaviano Presidente della Marzo 78 ha ripercorso i quasi 40 anni di vita della società: dall’apertura nel 1978 di due gruppi appartamenti ( comunità residenziali per minori di cui 1 a Reggio di Calabria e 1 a Melito di Porto Salvo), all’apertura, in una visione integrata, dei servizi di educativa territoriale, del Centro di mediazione Familiare, del Centro di Orientamento Familiare,accreditamento con il Servizio Civile Nazionale, accreditamento con Garanzia Giovani, Gestore di una Comunità per minori stranieri non accompagnati, gestore in ATI con Work ( capofila) dello Sprar di Condofuri (riservato a donne singole o donne con figli) e quello presente di Cardeto ( riservato a nuclei familiari).
L’avv. Annunziato Fotia, Vice-presidente della Marzo 78 Onlus, ha affrontato, dal punto di vista legale, l’istituto della Protezione Internazionale e la relativa procedura, diritti ma anche doveri delle persone che saranno accolti, durata della permanenza, soffermandosi, poi nei dettagli nell’attuazione del progetto. Ha presentato i componenti dello staff: dott.ssa Maria Russo coordinatrice e psicologa del progetto, responsabile operativo e referente banca dati Fotia Giovanni, Assistente sociale dott.ssa Maria Francesca Doldo, docente del corso di alfabetizzazione dott.ssa Caterina Megale, operatori Sociali Pietro Quattrone e Domenica Nicolò, Supervisore dott. Ivan Bruno.
A seguire il Sindaco di Sant’Alessio in Aspromonte, dott. Stefano Calabrò, ha lodato l’amministrazione Comunale, per il coraggio dell’iniziativa, esortando a proseguire in futuro in altre iniziative nel settore dell’integrazione.Ha proseguito raccontando la propria a esperienza, gratificante, nell’accoglienza dei richiedenti asilo . Nello specifico ha ricordato come la migrazione va considerata quale risorsa auspicabile per il territorio d’accoglienza, anche per il contrasto allo spopolamento dei piccoli centri.
Il capogruppo dell’opposizione comunale cardeteseCutrì Giuseppe, ha ritenuto meritevole la scelta dell’Amministrazione comunale di tale servizio, sia dal punto di vista umanitario ( ricordando il suo trascorso di emigrante), sia dall’esigenza cogente del Comune di aprirsi a nuovi bisogni e alle sfide che la società moderna richiede.
Il parroco del Comune, don Ernesto Malvi, da sempre attento alle iniziative sociali,nonché promotore delle stesse, ha elogiato l’iniziativa, esortando i cittadini ad favorire l’integrazione della famiglie straniere che quanto prima verranno accolte.
Il tutto seguito con attenzione dai cittadini Cardetesi che con il loro comportamento e la loro maturità hanno ritenuto possibile la concretizzazione del progetto,consapevoli che la buona riuscita dello stesso deriva anche dalla loro partecipazione attiva e dal loro coinvolgimento.
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