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“In una fase in cui, non sempre a proposito, viene evocato lo ‘spending review’ del Governo Monti, con le conseguenze che presto fatalmente si abbatteranno anche sull’intero sistema degli Enti Pubblici del Paese, c’è chi stenta ancora a capire che l’immobilismo è il vero e grande nemico della Calabria e dei calabresi. E questa constatazione, che vale ancora di più per le riforme dell’Afor e dell’Arssa, dovrà riguardare, piaccia o meno, anche l’intero arco degli enti strumentali subregionali”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale, nonché presidente della Commissione “Bilancio, Programmazione economica e Attività Produttive”, Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) che aggiunge: “Rispetto allo sforzo della Giunta e della maggioranza regionale di dover porre comunque fine ad una situazione ormai insostenibile – perché di fatto si è incagliata la procedura di liquidazione dell’Afor soppressa dalla legge regionale 9/2007- invece di operare una serena valutazione delle favorevoli prospettive che si possono aprire per la foresta e i forestali calabresi, si continua ad assumere un atteggiamento pregiudizialmente ostativo da parte di una opposizione che sbaglierebbe se pensasse di trarne qualche vantaggio politico. Alla distanza, è fin troppo facile prevederlo, rischierebbe di risolversi in un autentico boomerang”.
Rilancia Imbalzano: “Nessuno di noi, in questi mesi e soprattutto in queste ultime settimane di duro lavoro, ha sottovalutato la complessità della partita e le intrinseche difficoltà nel realizzare due riforme tanto importanti quanto ineludibili. Bisogna, peraltro, dare atto alla maggioranza in Consiglio regionale di aver concesso alla minoranza importanti aperture di credito, peraltro richieste e concertate nella Conferenza dei Capigruppo”.
“Da una parte, si sono unificati i due disegni di legge sull’Afor per evitare temute furbizie, dall’altra, si è modificata radicalmente, per l’Arssa, la natura giuridica della nuova azienda – rilancia Imbalzano -. In sostanza, si sta compiendo un grande sforzo per mettere a sistema funzioni e risorse, definendo principi e regole di nuova e buona ‘governance’ nell’ottica di una ripresa di efficienza ed efficacia sia dell’azione regionale che delle realtà che dovrebbero scaturire da questo processo di riforma”.
Imbalzano spiega ancora così: “Auspico, anzi sono fiducioso, che in Consiglio regionale, grazie ad un ulteriore sforzo comune, si possa pervenire a soluzioni largamente condivise, così come reclamano i cittadini calabresi. Le due riforme, rispetto ad un contesto nazionale che non è certo determinato dalla Regione Calabria, mirano comunque a salvaguardare i diritti e le speranze dei forestali e dei lavoratori dell’Arssa che intendiamo tutelare nella dignità, assicurando loro prospettive vere e non demagogiche”.
“Ho sempre conosciuto un Sindacato responsabile, intelligente e consapevole delle dinamiche inarrestabili che attraversano il nostro Paese e l’intero corpo delle istituzioni pubbliche. Queste riforme vogliamo realizzarle anche con la loro condivisione proprio per il ruolo delicato e apprezzato che hanno fin qui svolto. Però – conclude Imbalzano – è venuto il momento di un’assunzione di responsabilità generale e non è solo la politica a dover fare la propria parte fino in fondo”.
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