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Un medico e dirigente di lungo corso della sanità calabrese si confronta con le problematiche del settore in un saggio che non vuole essere un semplice “report”, né un “libro-scandalo”, ma una disamina, cruda e puntuale, dell’attuale situazione. Giuseppe Messina, da trent’anni nel servizio pubblico, propone una serie di riflessioni che intendono commentare, analizzare e criticare un apparato che purtroppo da diversi anni è in primo piano nelle cronache regionali e nazionali, per inefficienze, sprechi e scandali.
Il titolo “Ma…la…sanità?” scompone un neologismo molto in voga e si pone un interrogativo generale, evidenziando che in tutto il marciume che fa da substrato al sistema sanitario, non solo calabrese in verità, ci sono tre soggetti che ne costituiscono le strutture portanti: una popolazione, ormai esasperata e impaurita, che esprime una domanda di salute in maniera spesso esigente e imperativa, la politica con le sue distorsioni, la struttura operativa con i suoi sprechi e con le sue professionalità, anche di eccellenza.
Un giudizio su quest’ultima che si fa impietoso, quando l’autore scrive che ci sono persone che solo “talvolta programmano, non sempre controllano, raramente valutano, il più delle volte accordano, accontentano, appagano, soddisfano impegni ed altre che lavorano e producono, molto spesso sprecando, sciupando, dissipando…”.
Premessa fondamentale a tutto il testo un’onesta e corretta autocritica che coinvolge, quindi, tutti coloro che operano e partecipano a vario titolo al sistema, sia come operatori diretti e indiretti sia come fruitori, quindi pazienti. Messina sottolinea l’importanza del singolo, in positivo e in negativo, conoscendo bene come spesso sia il fare di uno a determinare situazioni di spreco o al contrario di eccellenza. Ma, al contempo scrive: “ non si può iniziare una disamina del sistema sanitario, senza entrare profondamente nella cultura che sottende alla concezione di vita di una regione e di una provincia che ‘sopravvivono’ per la sanità, senza produrre salute”.
Un testo che non è rivolto solo agli operatori del settore, ma che vuole essere un contributo alla conoscenza e alla discussione intorno al sistema sanitario calabrese, emergenza regionale da troppo tempo, e che allo stesso tempo costituisce per dipendenti impiegati e per giro di denaro, la “prima azienda” della Calabria.
A discuterne con l’autore il massimo dirigente regionale del settore, Antonino Orlando, a capo del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, e l’editore e medico Edoardo Lamberti Castronuovo nell’’incontro in programma giovedì 23 giugno alle ore 20.00 presso il Teatro sullo Stretto di Campo Calabro.
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