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Dopo le scosse di terremoto di agosto ed ottobre nel Centro Italia è importante essere al fianco delle popolazioni colpite. Tanti piccoli gesti possono fare la differenza e contribuire alla restituzione di una normalità; in quest’ottica i beneficiari dei progetti SPRAR (Servizio per Richiedenti Asilo Politico e Rifugiati) dei Comuni di Campo Calabro e Sant’Alessio in Aspromonte (RC) si sono spesi personalmente per dare il proprio supporto, mediante una cena etnica solidale, organizzata con il contributo dell’Associazione Coopisa e sotto gli auspici dei Comuni sovra citati.
In un clima di accoglienza, pur non dimenticando le motivazioni alla base della serata, e nella splendida cornice del fortino Poggio Pignatelli di Matiniti, a Campo Calabro, i beneficiari dei progetti SPRAR, ragazzi e ragazze provenienti da paesi teatro di sanguinosi conflitti ed oggi ospiti delle comunità campese e di S. Alessio in Aspromonte, col supporto degli operatori dell’associazione Coopisa e di tutti i soggetti aderenti all’iniziativa, la ass. Archigramma, il Club Ippico dei Due Mari, la coop. ArKis e l’ass. Nuova Solidarietà, hanno preparato una cena etnica e solidale sviluppando un evento in cui l’ideale filo conduttore tra soggetti migranti e soggetti colpiti dal terremoto era costituito dalla restituzione dell’autonomia.
Così, attraverso il suo primo cittadino, Sindaco Domenico Idone, l’Ente ha aperto le porte di quello che, un tempo struttura militare, è divenuta in questa giornata luogo di pace, di solidarietà e di incontro tra culture diverse.
Il ricavato è stato interamente donato alla Croce Rossa Italiana che ha attivato un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta di donazioni per il terremoto.
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