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L’Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri,- informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, in occasione della presentazione alla mostra del cinema di Venezia del film “Anime Nere”, girato ad Africo e tratto dall’omonimo libro di Gioacchino Criaco pubblicato da Rubbettino, casa editrice calabrese e assai significativa sul piano nazionale, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono orgoglioso che un film su un libro scritto da un calabrese e pubblicato da una importantissima casa editrice che tocca un argomento fondamentale sia agli onori della ribalta a Venezia, essendo il primo film italiano a sfilare nel concorso principale della Mostra di Venezia 2014.
I problemi per essere combattuti devono essere capiti e il contrasto alla criminalità, deve essere prima di tutto culturale”. “Mi fa piacere – ha proseguito Caligiuri – che il film di Munzi porti la Calabria al Lido, che si tratti di un film tratto da un romanzo di uno scrittore calabrese e che sia stato applaudito.
Ma quello che non è accettabile è assistere all’uscita di titoli e articoli di commento che trasudano stereotipi sulla Calabria ‘a mano armata’ e sull’equazione calabresi-’ndrangheta che certamente respingiamo e che non ci appartiene. Non si può ridurre l’immagine di una regione – ha spiegato infine Caligiuri – alle ‘Anime Nere’, soprattutto in una vetrina internazionale com’è la Mostra di Venezia.
Il film offre necessariamente uno spaccato parziale per esigenze narrative. Ma spero che i commentatori siano rispettosi di un territorio che offre molto altro e che proprio in questi anni sta assistendo, al di là di ogni narrazione, a una evidente rinascita culturale”.
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