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Riceviamo e pubblichiamo:
Il giornalista Lucio Musolino è stato licenziato “per giusta causa” da Calabria Ora. Il provvedimento, che reca la data del 15 ottobre, è firmato dall’amministratore della “Paese Sera Editoriale srl”, società editrice del quotidiano calabrese. «A tutt’oggi – è scritto nella lettera, pubblicata oggi su www.giornalisticalabria.it – non abbiamo avuto alcuna risposta alla nostra comunicazione del 30/09/2010 e alla diffida trasmessale in data 06/10/2010. In data 14/10/2010 abbiamo preso atto dall’agenzia Ansa delle sue false dichiarazioni in merito all’operatività di un suo trasferimento. Le sue dichiarazioni – prosegue la lettera – prive di ogni fondamento sono lesive dell’immagine della nostra azienda e del giornale “Calabria Ora” da noi edito.
Inoltre, cosa più grave, le sue dichiarazioni fanno venir meno il rapporto di fiducia tra lei e il direttore Piero Sansonetti, il quale, per come appreso dall’agenzia Ansa ha annunciato querela nei suoi confronti. Nonostante la convocazione e l’incontro avvenuto nella scorsa settimana nella redazione di Reggio Calabria – è scritto ancora nella lettera di licenziamento – lei ha continuato ad avere comportamenti assolutamente incomprensibili che non possono essere più tollerati. Pertanto, ai sensi dell’art. 2119 del c.c. le comunichiamo che a far data da oggi il rapporto di lavoro si intende risolto “per giusta causa”. La invitiamo a consegnare immediatamente le chiavi della redazione di Reggio Calabria e il telefono aziendale attualmente in suo possesso».
L’articolo 2119 del codice civile (Recesso per giusta causa) recita: “Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto…senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto. Se il contratto è a tempo indeterminato, al prestatore di lavoro che recede per giusta causa compete un’indennità equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso”.
Lucio Musolino, in ferie dal 10 ottobre scorso fino a giovedì prossimo, ha appreso del provvedimento soltanto da un collega della Redazione di Reggio Calabria di “Calabria Ora”, che l’ha invitato a passare a ritirare copia del licenziamento trasmesso “via fax”.
Precedentemente, il giornalista si era visto bloccare l’accesso alla propria casella di posta elettronica, alla quale è stata cambiata la password. Il giornalista, che ha già annunciato la decisione di impugnare il licenziamento, rende noto di aver già provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica “questo ed altri gravi episodi”, che finora non aveva riferito “solo per ragioni di riservatezza”.
Musolino, tra l’altro, denuncia la censura di alcuni suoi articoli, pubblicati comunque a sua firma, e contesta un licenziamento che giudica “punitivo” nei suoi confronti. Il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, che sulla vicenda “trasferimento” ha già espresso la propria posizione il 14 ottobre scorso, alla luce dei nuovi eventi, ribadisce la necessità di fare piena luce sui fatti e, nel contempo, chiede all’editore di ripristinare immediatamente la casella di posta elettronica del giornalista consentendogli l’accesso ai dati personali.
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