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L’accordo siglato dal Governo con le regioni, l’Anci e l’Upi, il ritiro delle dimissioni del Sottosegretario agli interni On. Alfredo Mantovano e la nomina del Prefetto Franco Gabrielli a Commissario Straordinario per la gestione dell’emergenza immigrazione, sono segnali positivi e confortanti sull’inizio della fine dell’emergenza in termini di ordine e sicurezza pubblica. Ad affermarlo, dopo Felice Romano (Segretario Generale del Siulp), sono Luciano Lupo e Mario Fragale, rispettivamente Segretario Regionale della Calabria e Provinciale di Crotone.
Il Siulp ringrazia il Ministro Maroni per essersi adoperato affinché questa emergenza fuoriuscisse dall’alveo di problema di polizia per essere ricondotto a quello umanitario e di accoglienza. E’ con favore che sono state infatti accolte le notizie relative: a) alla nomina del Prefetto Gabrielli a Commissario straordinario; b) alla revoca delle dimissioni del Sottosegretario Mantovano; c) alla decisione di approvare (peraltro come il Siulp chiedeva sin dal primo momento) il decreto sulle misure umanitarie di protezione temporanea e di accoglienza e soccorso sul territorio nazionale dei cittadini extracomunitari giunti nel nostro Paese dal nord dell’Africa.
È un obiettivo importante che si è raggiunto poiché questo fenomeno non poteva essere considerato solo un problema di ordine e sicurezza pubblico ma una questione umanitaria a cui tutto il Paese, ma anche l’intera comunità europea, doveva dare una risposta corale, unitaria. Solo in questo modo è possibile affrontare, nel rispetto della libertà e della dignità umana, un fenomeno come quello attuale e al quale non si può far fronte solo con la polizia. La disperazione e la fame non si affrontano con l’emarginazione e le barriere o, peggio, con l’uso della forza. Ecco perché, in questo caso, ringraziamo il Governo tutto ed il Ministro Maroni che si sono adoperati per allentare la pressione che in questi giorni avvertivano gli uomini e le donne delle Forze di polizia ed i cittadini di poche realtà.
Questo provvedimento, affiancato alle dichiarazioni del Commissario Europeo, Cecilia Malmstrom, che prevede analoga accoglienza anche nei Paesi dell’Unione, è l’inizio del giusto percorso per salvaguardare la nostra storia di solidarietà ma anche di rispetto delle regole. Nel frattempo, la Segreteria Regionale e quella Provinciale del Siulp di Crotone, approfittando dell’arrivo in Calabria del Presidente del Senato, Schifani, pongono all’attenzione dell’opinione pubblica e del Governo la difficile attività gestionale della sicurezza pubblica e la spinosa situazione legata alla massiccia presenza di extracomunitari nel capoluogo crotonese. Mentre l’opinione pubblica è stata catalizzata dagli sbarchi di Lampedusa e dalla tendopoli di Manduria, poco o nulla si è detto o visto di Crotone che vive un’emergenza duratura.
La città è invasa da extracomunitari ed è solo grazie al grande spirito di solidarietà, di accoglienza, ma anche di sopportazione, dei cittadini crotonesi e della professionalità dei poliziotti e delle poliziotte (che sono chiamati a svolgere compiti che vanno oltre le strette competenze della professione) che si sono scongiurate tragedie umane. La difficoltà gestionale dell’apparato tecnico della sicurezza è aggravato dall’assenza della politica che conta, da scelte strategiche di carattere nazionale che purtroppo lasciano Crotone vivere nell’ombra ed in solitudine la propria disperata voglia di normalità.
E’ per questi motivi che la Segreteria Regionale della Calabria e la Segreteria Provinciale di Crotone intendono evidenziare le difficili condizioni ambientali e lavorative degli operatori di Polizia ed in particolare porre l’attenzione sui Centri di Accoglienza e di Identificazione di Isola Capo Rizzuto, sulla Squadra Volante della Questura di Crotone e sulla Polizia Ferroviaria del medesimo capoluogo. Fin dalle prime avvisaglie di crisi nel magreb e del conseguente incremento di sbarchi a Lampedusa, i Centri di Isola Capo Rizzuto sono diventati meta di migliaia di profughi.
Il personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura pitagorica, già sotto organico in relazione alle mansioni svolte, è quindi obbligato a turnazioni che, anche in violazione degli accordi sindacali, diventano particolarmente gravosi. A fronte di ciò, però, il Dipartimento della P.S. anziché rafforzare l’Ufficio, dal 2 aprile u.s., ha ritirato i vari reparti di Polizia aggregati a Crotone ed in servizio di vigilanza presso i Centri di Sant’Anna per aggregarli a Manduria per sopperire a quelle emergenze di ordine pubblico. In particolare Crotone ha perso nr. 20 unità del Reparto Mobile di Reggio Calabria, nr.10 unità dal Reparto Mobile di Taranto, nr. 20 unità dal Reparto Mobile di Napoli, nr. 30 unità dei Carabinieri e nr. 20 unità della Guardia di Finanza, in totale nr. 100 unità.
I servizi di vigilanza finora svolti da tale forza sono stati ora suddivisi tra le forze territoriali. Forze territoriali che già di per se presentano carenze d’organico importanti e che insistono su un territorio provinciale ben noto per l’elevata densità criminale. Qual’è la logica di tale scelta?Crotone, come sempre “assorbe” ed assolve ai propri doveri fuori dal clamore mediatico e nel silenzio della politica. A tal proposito giova è opportuno fare memoria che il Centro di Accoglienza S. Anna di Isola Capo Rizzuto è il più grande d’Europa e dall’inizio della nuova emergenza (inizi di febbraio c.a.) vi sono arrivati e “fuggiti” più di 4000 extracomunitari, senza alcun clamore (non solo da Manduria i cittadini extracomunitari “fuggono” per recarsi al Nord).
Attualmente si trovano all’interno del Centro circa 1400 extracomunitari. Una condizione complessiva che pone Crotone tra le città d’Italia dove più alta è la percezione d’insicurezza tra i cittadini. A tutto questo vanno aggiunte le serie problematiche che riguardano la Squadra Volante e la Polizia Ferroviaria. Reparti con organici assolutamente insufficienti e che espongono i rispettivi operatori a rischi di ogni genere. E’ veramente impensabile che una città esigente come Crotone possa essere presidiata da una sola Volante per turno. Chi garantisce la sicurezza a chi deve garantire la sicurezza? Chi si preoccupa della pattuglia di soli due uomini a turno della Polfer che devono garantire l’incolumità delle strutture delle FF.SS., la regolarità del servizio ferroviario e l’ordine pubblico?
A queste domande noi del Siulp rispondiamo con alcune proposte: a) dislocare stabilmente con sede a Isola Capo Rizzuto personale del Reparto Mobile anche per motivi di praticità e di economicità (il Centro dista 15 Km dalla Questura); b) istituire nel medesimo Centro un Posto Fisso di Polizia che si occupi di tutto l’iter burocratico, identificazione e quant’altro, con assegnazione fissa e non temporanea di personale attese le continue e non più “emergenziali” esigenze; c) Assegnazione di personale presso la Questura per rinforzare in particolare la Squadra Volante ed analogamente potenziamento dell’organico del Posto Polfer.
Al riguardo è stato molto apprezzato il recente intervento della Segreteria Nazionale del Siulp, tuttavia restiamo in attesa delle iniziative dei politici locali affinché anche a Crotone venga ridata la dignità e la rispettabilità di città europea che deve essere servita con rinnovato vigore da Forze dell’Ordine che devono essere messe nelle condizioni di garantire sempre più alti standard di sicurezza.
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