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“Prendendo spunto dalle analisi approfondite di SVIMEZ, di ISTAT, sulle condizioni economico sociali della regione Calabria il movimento arancione, GRANDE SUD, ha presentato una mozione in Parlamento per ottenere un piano straordinario di interventi e ridurre così le attuali difficoltà, avvaindo la ripresa economica e occupazionale.
Il confronto del Pil pro capite annuo tra la Calabria, che risulta la metà di quello della Lombardia, con Paesi in via di sviluppo come Turchia, Croazia, Romania e Messico, dove le imprese italiane e anche calabresi delocalizzano i propri impianti, induce una inevitabile riflessione sulla necessità di rendere competitivi i territori calabresi e meridionali con quelli dei citati Paesi, il cui Pil, attualmente paragonabile a quello della Calabria, cresce in media dal 4 all’8 per cento.
Per far fronte a questa drammatica situazione economica e occupazionale GRANDE SUD fa delle precise richieste al Governo che mirano a rafforzare il contrasto con la criminalità organizzata e a velocizzare la spesa in materia di fondi strutturali destinati a investimenti e già deliberati dal Cipe o previsti in recenti accordi di programma. In particolare viene richiesto lo sblocco dei fondi per la sicurezza del territorio, già approvati dal Cipe in data 20 gennaio 2012, e che ammontano a 220 milioni di euro per la sola Calabria.
Una richiesta qualificante è anche quella di avviare un piano per l’adeguamento sismico degli edifici strategici e dei manufatti ferroviari e stradali obsoleti, affinché, con modesti finanziamenti, si possano aprire centinaia di cantieri, dando così una risposta alla crisi del settore costruzioni da sempre motore dell’economia calabrese.
L’invito di GRANDE SUD al Governo è anche rivolto ad accelerare la bonifica delle aree industriali dismesse di Crotone a carico dell’Eni e a promuovere d’intesa conla Regione il potenziamento dei servizi di accoglienza dei siti archeologici di Sibari, Roccelletta di Borgia, Locri e Crotone.
Infine, GRANDE SUD propone al Governo di predisporre un piano pluriennale per realizzare l’alta velocità ferroviaria, così come è avvenuto nel resto d’Italia, da Salerno a Palermo con i fondi per le aree sottoutilizzate da recuperare una volta superata la crisi economica del Paese.” Queste dichiarazioni sono riportate sul blog dell’On. Misiti già Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasposti.
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