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Si apprende con compiacimento l’annuncio del raggiungimento del target al 31 maggio 2011 degli impegni giuridicamente vincolanti per il POR Calabria FESR 2007-2013. Questo obiettivo costituisce, infatti, il primo passo affinché le risorse finanziarie possano essere richieste a rimborso alle Direzioni Generali della Commissione Europea.
Tuttavia è opportuno rimarcare le preoccupazioni già esternate dai funzionari dell’Autorità di Audit, in merito ai successivi adempimenti che la Regione Calabria deve ancora porre in essere. Infatti, oltre, alle legittime inquietudini espresse per la preservazione del proprio posto di lavoro, gli stessi funzionari denunciano delle preoccupazioni derivanti da aspetti meramente tecnici.
I Regolamenti comunitari prevedono che dopo la certificazione delle spese e la domanda di pagamento alla Commissione entro il 31 dicembre dell’anno, l’Autorità di Audit provveda ad effettuare gli audit su un campione di operazioni finanziate nell’anno precedente e gli audit sui sistemi di gestione e di controllo. Gli esiti di queste verifiche vengono poi trasmessi alla Commissione entro il 31 dicembre di ogni anno, mediante la redazione del rapporto annuale di controllo che evidenzia le risultanze delle attività di audit e le eventuali carenze nei sistemi, nonché la formulazione di un parere in merito all’efficace funzionamento del sistema di gestione e controllo, sotto la propria responsabilità, indicando se lo stesso fornisce ragionevoli garanzie circa la correttezza delle dichiarazioni di spesa presentate alla Commissione e la legittimità e regolarità delle transazioni soggiacenti. Il mancato adempimento delle prescrizioni descritte comporta la sospensione dei rimborsi che la Commissione liquida alla Regione Calabria.
Questo delicato e necessario adempimento è stato espletato dall’Autorità calabrese già nel 2008 2009 e nel 2010. La prossima scadenza è, quindi, il 31 dicembre 2011 e si baserà sulle verifiche ancora in itinere.
Attualmente gli Uffici della Commissione hanno interrotto e successivamente sospeso i pagamenti dei contributi comunitari a seguito di alcune debolezze riscontrate nei sistemi di gestione e controllo della Regione Calabria. La Commissione potrà decidere per una successiva rettifica finanziaria, in tutto o in parte, dei pagamenti in assenza di una risposta o in presenza di una risposta della regione Calabria che non permetta di considerare soddisfacenti le misure correttive prese entro i primi di settembre 2011.
Tra le altre cose, i funzionari della Commissione, nelle osservazioni trasmesse alla Regione Calabria, hanno evidenziato anche la necessità di porre in essere nell’immediato atti concreti volti a garantire la continuità del rapporto di lavoro dei funzionari dell’AdA fino al 2017, senza disperdere le competenze già formate all’interno. Questa raccomandazione scaturisce dalla preoccupazione, da parte degli Uffici di Bruxelles di non ripetere i ritardi sui controlli verificatisi nel corso della programmazione 2000-2006.
Tali osservazioni sono state, altresì, ribadite anche durante gli incontri bilaterali svoltisi a Roma nello scorso mese di aprile, nel corso dei recenti Comitati di Sorveglianza svoltisi nello scorso mese di giugno ed in ultimo con la nota datata 1 luglio 2011.
Si precisa, inoltre, che la Commissione nel richiedere le azioni concrete che la regione ha adottato o intende adottare per garantire la continuità del lavoro di audit dopo la scadenza dei contratti del personale nel novembre 2011, chiede che si garantisca che l’autorità sarà in grado di fornire i documenti annuali entro e non oltre il 31 dicembre 2011.
Non si comprende, quindi, l’ipotesi, suggerita dall’Amministrazione Regionale, di bandire un nuovo concorso pubblico a tempo determinato per una nuova selezione di personale preposto al funzionamento dell’Autorità di Audit. Una soluzione di questo tipo contrasta con ogni razionale principio di economicità, tempestività e di sana e corretta gestione di qualsivoglia ente o azienda. Per di più, oltre a perplessità di legittimità espresse dall’Amministrazione ma chiarite anche in illustri pareri giuridici, questa soluzione produrrebbe effetti deleteri sull’espletamento degli adempimenti descritti poiché si rischierebbe di disperdere quel bagaglio di professionalità che ha consentito in questi anni il recupero del forte ritardo accumulato sulla vecchia programmazione 2000-2006, ed il rispetto degli adempimenti delle scadenze per il 2007-2013, facendo conquistare, alla Regione Calabria, la piena fiducia degli Uffici della Commissione Europea.
L’espletamento di un bando sicuramente non rappresenta una risposta concreta visto e considerato che nessuno, senza l’adeguata esperienza sarà in grado di fornire risposte adeguate in poco più di 30 giorni lavorativi dalla presa di servizio, tanto più che il bando di selezione pubblica attraverso il quale gli attuali funzionari sono stati reclutati, era stato espletato nel 2008 per l’intera programmazione 2007/2013.
In considerazione del fatto che gli Uffici regionali non hanno ancora fornito chiarimenti in merito alla continuità dall’Autorità di Audit, ed in considerazione di tutti gli adempimenti necessari e ancora da svolgere per poter inviare il rapporto annuale ed il parere alla Commissione, si comprendono le preoccupazioni dei funzionari in merito sia alla propria situazione lavorativa, sia al rischio concreto della una soppressione di una considerevole parte del contributo comunitario, il che vanificherebbe così gli sforzi fatti finora.
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