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La band calabrese Scialaruga (Fabio Macagnino e Vincenzo Oppedisano) esce con il secondo cd, coprodotto da Taranta Power e distribuito da Lucky Planets. Le 13 tracce, scritte e composte da Fabio Macagnino, sono state registrate e missate nella sede dell’Arlesiana Studio di Carlo Frascà a Roccella Jonica.
Il progetto di Scialaruga cresce nell’ambiente del Kaulonia Tarantella Festival con la direzione artistica di Eugenio Bennato, a dimostrazione di un passaggio da una fase di rivitalizzazione della tradizione a una in cui la lezione di ricerca d’identità è un dato assodato. Il secondo cd della band, dopo un lungo percorso di studio e di ricerca cominciato circa un anno fa nel cuore della Locride in Calabria, cerca di colmare quel gap tra la musica che deriva dalla cultura contadina tipica calabrese e la musica popolare contemporanea.
Il lavoro musicale si avvale della collaborazione di numerosi musicisti che fanno di Scialaruga un progetto aperto e sempre in divenire: Massimo Cusato, Domenico Corapi, Carlo Frascà, Francesco Loccisano, Mujura, Francesco Nicita, Antonio Orlando, Alfredo Verdini.
Con l’amichevole partecipazione della cantante Saba Anglana, di madre etiope e padre italiano.
Scialaruga attinge a sonorità e ritmiche che si ispirano ai dialetti, all’apporto dal “basso”, ma non strumentalizzano la musica popolare anzi, ne riconoscono l’autonomia e l’irripetibilità, riscattandola dall’isolamento e proiettandola su una scena cosmopolita. Il tentativo, infatti, è quello di superare l’eterna separazione tra musica popolare tradizionale e musica popolare contemporanea, ricercando, invece, una sintesi nuova e sfaccettata.
Per questo il testo e la musica dell’album Scialaruga raccontano una visione della Calabria diversa: come quella di un viaggiatore tedesco di fine Ottocento che cerca di assorbirne i tratti essenziali, distillandone odori, sentimenti, pregi e difetti.
La band Scialaruga nasce nella Locride nel 2008. Nello stesso anno, in collaborazione con i fratelli Scarfò, dirige e compone la colonna sonora del film “Liberarsi. Figli di una rivoluzione minore”, per la regia di Salvatore Romano e pubblicata da Loading Production.
La colonna sonora è l’occasione per Scialaruga di sperimentare e mettere a punto un sound che si muove a cavallo tra tradizione e innovazione. Nel 2010 inizia la collaborazione con Vincenzo Oppedisano. Numerosi i concerti fra il 2009 e il 2010: Kaulonia Tarantella Festival (2009 e 2010), Concerto contro la ndrangheta insieme a “Il Parto delle nuvole pesanti” (2010 Reggio Emilia), con Mario Incudine, Gavino Murgia e Pietro Iodice (2010 Torino Sala Espace), con Saba Anglana (2010 Genova Suq Festival).
Fabio Macagnino
Fabio Macagnino Hilden (R.F.T.) 1971, musicista che fa parte di quella scena musicale che cresce intorno al Kaulonia Tarantella Festival con la direzione artistica di Eugenio Bennato. Inizia lo studio della batteria all’età di tredici anni in Germania. Si trasferisce in Italia, in terra calabrese a Caulonia, nel 1985 ed entra a far parte del gruppo rock “Omerthà”. Nel 1992 si iscrive all’Università della Musica di Roma dove studia con Ettore Mancini e Maurizio Boco.
Dopo l’esperienza rock, conosce Mimmo Cavallaro che lo avvicina al mondo della musica popolare calabrese e insieme fondano nel 1994 i “Folia”, gruppo di musica etnica calabrese con il quale partecipa al festival internazionale Arezzo Wave vincendo nel 1997 le selezioni per la Calabria. Con Massimo Cusato e Arnaldo Vacca comincia lo studio dei tamburi a cornice che perfezionerà negli anni con Carlo Rizzo nell’ambito del Roccella Jazz Festival.
Parallelamente si avvicina al teatro seguendo i laboratori teatrali dell’attore calabrese Nino Racco e i corsi dell’Università del Teatro Eurasiano (Eugenio Barba, Julia Varlej, Nando Taviani, Mirella Schino, Nicola Savarese, Maria Ficara, Claudio La Camera). La musica e il teatro s’intrecceranno così nel suo percorso e nel 1997 inizia la collaborazione con “L’Arlesiana Chorus Ensamble” in qualità di percussionista e attore. Fra gli spettacoli come percussionista e attore: “Pilato sempre” di Giorgio Albertazzi, con Alessandro Haber e la regia di Armando Pugliesi.
Fino al 2007 svolge attività musicale come turnista con numerose formazioni musicali e in particolare col gruppo fondato insieme a Mimmo Cavallaro, i “TaranKhàn” che intraprendono un’intensa collaborazione con Eugenio Bennato e partecipano a concerti in tutta Europa. Dopo l’esperienza dei “TaranKhàn”, nel 2007 fonda i “KarakoloFool”, orchestra di musica popolare calabrese col quale incide un cd e esegue numerosi concerti all’Estero. Nel 2008 fonda il gruppo musicale Scialaruga.
Vincenzo Oppedisano
Nasce a Locri nel 1984, appassionato di musica rock, intraprende il percorso di musicista autodidatta come chitarrista e bassista. Grazie al suo stile versatile collabora con diversi gruppi sul piano nazionale. Come bassista partecipa alla registrazione del disco “Battente italiana” di Francesco Loccisano, accompagnandolo nei concerti del 2010 per la promozione dell’album e si esibisce anche all’interno del programma Rai “Bontà loro”, condotto da Maurizio Costanzo.
Al basso accompagna dal vivo per lacune date, la cantautrice italo-etiope Saba Anglana nel tour dell’album “Biyo”. Fa parte degli “Scialaruga” dal 2009, dando un importante contributo agli arrangiamenti con la sua chitarra elettrica “grafica”, sempre al servizio del brano musicale contribuendo a creare quello che viene definito: “Jasmine Coast Sound”.
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