Cala il sipario sull’ottava edizione del DEAfest

Questo post é stato letto 32500 volte!

Con le oltre ottomila presenze del concerto finale dei SUD SOUND SYSTEM, che hanno letteralmente calamitato la partecipazione di giovani in pista fin dalle prime luci della sera, è calato il sipario sul DEAfest 2014, un’edizione che ha fatto registrare un successo straordinario sia in termini di presenze che sotto il profilo organizzativo, con una macchina territoriale sempre più oleata capace di coinvolgere le amministrazioni comunali, la provincia di Reggio Calabria, l’università, il sistema produttivo locale e quello associazionistico della Vallata del Gallico.

La piazza grande di Gambarie, ancora una volta stracolma di un pubblico animato da tanta voglia di divertirsi, è stata la ciliegina sulla torta di un evento che ha visto in venti giorni decine di migliaia di presenze nei borghi di Villa San Giuseppe, Calanna, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte, Podargoni e Santo Stefano in Aspromonte, capaci di ospitare tanta buona musica, momenti enogastronomici per la riscoperta delle produzioni tradizionali e una serie di personalità ed esperti che hanno dato un contributo fondamentale per lo svolgimento del tema del Festival.

Metropolis è stato il filo conduttore tessuto nelle varie tappe, con la Vallata del Gallico che per quindici giorni si è trasformata nella vetrina di luoghi, paesaggi, musica, cultura, gastronomia, tradizioni della costituenda Città Metropolitana di Reggio Calabria, un laboratorio di idee e proposte capaci di trasformare una scatola ancora vuota in uno scrigno di potenzialità straordinarie.

Grande soddisfazione per l’efficacia della programmazione è stata espressa in tal senso dal coordinamento scientifico del DEAfest, ancora una volta affidata al Laborest dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria guidato dai Prof. Calabrò e della Spina, e dalla direzione del Festival affidata anche in questa edizione a Maurizio Malaspina, che ha auspicato già per i prossimi giorni l’organizzazione di una giornata di confronto che coinvolga tutti gli attori che hanno contribuito allo svolgimento dei temi del Festival, capace di esprimere una posizione di sintesi dalle diverse e interessanti proposte emerse durante gli approfondimenti ed elabori una proposta operativa per la costruzione partecipativa del processo di costruzione della città metropolitana di Reggio Calabria.

Il progetto DEAfest 2014 ha lanciato un metodo, ancor prima che un monito, ovvero che la città metropolitana non sia una semplice operazione di architettura istituzionale ma diventi opportunità di integrazione tra territori dalle straordinarie vocazioni turistiche, produttive, ambientali e storico-culturali. Lo Stretto, l’area grecanica, la locride, il basso tirreno reggino, l’Aspromonte, nel DEAfest2014 hanno trovato in ogni tappa lo strumento per presentare le proprie specificità, con mostre, eventi, approfondimenti, dibattiti, musica, cultura, attraverso i quali sono state costruite e avviate relazioni importanti che devono adesso essere portate a sintesi affinchè diventino progetto.

Sono tanti i nomi che si sono susseguiti ai tavoli di approfondimento, dal ministro Lanzetta nella tappa di Villa San Giuseppe con la locride protagonista al sindaco di Messina Accorinti nella serata di Sant’Alessio in Aspromonte sull’area dello Stretto, passando per i sindaci della grecanica a Calanna e il GAL BATIR a Laganadi, per non dimenticare la serata suggestiva di Podargoni con i comuni della Vallata e il Parco Nazionale dell’Aspromonte che di fatto hanno sancito l’impegno a sostenere la valorizzazione di Podargoni e del suo centro storico.

Così, tappa dopo tappa si è arrivati alle due serate di Gambarie, tradizionale appuntamento che attrae migliaia di giovani, che nell’edizione 2014 ha addirittura raddoppiato la programmazione con un doppio concerto di grande spessore, particolarmente apprezzati dal grande pubblico del Festival. Ieri sera, con più di due ore di grande spettacolo, i SUD SOUND SYSTEM sono stati fedeli alle radici e alle inconfondibili sonorità reggae del proprio repertorio, che hanno dato al concerto un’intensità straordinaria capace di entusiasmare la grande piazza di Gambarie.

E la serata è continuata con il testimone passato al termine del concerto, quando era passata l’una di notte, ad ALEX PERDIDO, che con il suo progetto “Funk Machine” ha continuato a far ballare gli appassionati fino a notte fonda con un dj set coinvolgente. Un plauso quindi a quanti anno contribuito al successo della manifestazione e un plauso alla Provincia di Reggio Calabria che ha creduto nel progetto di valorizzazione che il DEAfest porta avanti fin dalla sua nascita. Un richiamo particolare al Consigliere Delegato Francesco Cannizzaro che ha sottolineato l’importanza adesso di non fermarsi e di dare continuità al Festival già nei prossimi mesi con nuove progettualità a marchio DEAfest.

Si comincerà con il premio Città Metropolitana di Reggio Calabria, istituito nelle giornate del DEAfest e che sarà presentato in una specifica giornata durante il mese di settembre, per proseguire accendendo nei mesi di ottobre e novembre i riflettori sull’importante sistema produttivo della Vallata del Gallico.

Questo post é stato letto 32500 volte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *