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Dal 5 al 7 ottobre si terrà presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria – Facoltà di Architettura un Convegno Nazionale dal titolo “Paesaggio 150. Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia” organizzato dal Dipartimento OASI dell’Università Mediterranea nell’ambito delle celebrazioni ufficiali per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia promosse dalla Presidenza del Consiglio.
Obiettivo del Convegno è disegnare lo stato attuale del paesaggio tra narrazioni, storia e contemporaneità e immaginare nuove modalità di conservazione attiva e forme di intervento possibile e sostenibile. Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi al sito www.paesaggio150.unirc.it .
Negli atti del Convegno sarà pubblicato un contributo della nostra sezione del CAI curato dal socio arch. Maria Grazia Buffon dal titolo: “Un progetto di paesaggio, in movimento, per l’Aspromonte. Il Sentiero Italia”. Il contributo illustra il paesaggio che si attraversa percorrendo il tratto aspromontano del Sentiero Italia e il programma sperimentale che la nostra sezione ha definito per il CamminItalia 2013, un evento nazionale, concepito per festeggiare i 150 anni dalla fondazione del CAI e che vedrà percorrere nel 2013, a piedi, tutto il Sentiero Italia.
Il programma elaborato dalla sezione Aspromonte del CAI è orientato a promuovere una politica per lo sviluppo del territorio e del paesaggio della montagna reggina, che pone il percorso escursionistico (118 Km dalla città di Reggio Calabria al Passo della Limina) come opportunità di ri-scoperta e rigenerazione di paesaggi valorizzanti il territorio.
Un’occasione di conoscenza e riflessione sui caratteri identitari dei paesaggi dell’Aspromonte, sui loro valori, sul loro stato di riconoscibilità e la loro potenzialità di esprimere emozioni, cultura, piani, progetti ed economia, ma anche una occasione per fare riconoscere, alle istituzioni e alle comunità locali, il valore del paesaggio, come bene e come risorsa. Il Sentiero Italia quindi come “infrastrutture verde” sulla quale puntare per la rivitalizzazione e riqualificazione del territorio e dell’economia locale, per lo sviluppo in chiave sostenibile.
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