Cai Reggio, appuntamento di fine anno

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Ecco le ultime notizie provenienti dal Cai Reggio:


1) SCAMBIO AUGURI, ASSEMBLEA DEI SOCI E CONVIVIO DI FINE ANNO
. Giovedì 17 dicembre presso la sede in via San Francesco da Paola n. 106, alle ore 21,00, ci sarà il tradizionale scambio di auguri fra i soci della Sezione Aspromonte del Club Alpino Italiano. Seguirà una piccola festa con dolciumi e bevande a cura di tutti coloro che interverranno. Domenica 13 dicembre si è invece svolta l’Assemblea dei Soci in cui il presidente ha esposto il consuntivo di tutta la copiosa attività svolta nel 2009, evidenziando alcuni fra gli eventi più significativi. Fra questi, è stata ricordata l’ascesa del monte Ararat effettuata da Peppe Romeo e Marco Onofri, cui la Sezione Aspromonte ha consegnato una targa ricordo. E’ seguito il convivio di fine anno accompagnato dalle musiche della tradizionale tarantella. Sottolineiamo e ringraziamo per l’ospitalità e la simpatia i gestori dell’Ostello di Motta San Giovanni. La nostra Sezione è attenta a valorizzare le realtà locali, specie quelle che si trovano in montagna. L’Ostello risponde alla politica di alimenti a Km zero per coinvolgere l’area viciniore (allevatori, caseificio locale e produttori locali). L’organizzazione che gestisce questa struttura è un’ATI (associazione temporanea di imprese) fatta da due cooperative sociali ed un’associazione che si occupa di recupero di tossicodipendenti. L’area è immersa in una bellissima pineta, lontano dal centro abitato e vi si possono effettuare delle piacevoli escursioni.

2) LA COLONNA SU PENTIMELE. Recentemente è stato ripreso ed avviato un progetto ideato dall’On. Giuseppe Reale, sostenuto dal Rotary e dall’Amministrazione Comunale. Si tratta della realizzazione, sulla sommità della collina di Pentimele, di un monumento che celebra lo sbarco di San Paolo nella città di Reggio Calabria. Il manufatto prevede una colonna marmorea alta venti metri, composta da dieci blocchi di marmo bianco sovrapposti l’uno all’altro. Ogni blocco è alto due metri e ha due metri di diametro, pesa circa trenta tonnellate e costa 25 mila euro circa. Accanto alla colonna sorge la statua bronzea a San Paolo, alta tre metri, visibile da Catona a Bocale. All’On. Reale (parlamentare, europarlamentare e sindaco della città), Reggio deve molto dato che ha fondato opere come l’Accademia di Belle Arti, l’Università Mediterranea, l’Università per Stranieri Dante Alighieri. E tutto questo con grande discrezione, lontano dai riflettori. Tuttavia su quest’ultima impresa qualcuno dissente. Il prof. Domenico Minuto, uno fra i più illustri studiosi e conoscitori della storia locale, da sempre vicino alla nostra Sezione, sull’Avvenire di Calabria, settimanale della Diocesi di Reggio Calabria – Bova e Locri – Gerace, scrive “si vuole imporre alla collina un manufatto che si propone di lodarla, ma di ridurla a sgabello, secondo il molteplice esempio di statue arroganti in tante al-tre alture del mondo.” Anche il CAI sommessamente ricorda che la collina di Pentimele è stata identificata dall’Unione Europea come Sito d’Interesse Comunitario (S.I.C.) codice IT 9350139. I Siti di Importanza Comunitaria e le Zone a Protezione Speciali, sono individuati ai sensi delle Direttive 92/43/CEE, 79/409/CEE, regolamentate dal D.P.R. n. 357/97 ed elencate in Decreto Ministero Ambiente del 3 aprile 2000 in S.O. n. 65 della G.U.R.I. n. 95 del 22 aprile 2000. Ovvero come area di particolare valenza naturalistica comprendente habitat con presenza di specie animali e vegetali di significativo interesse, nella quale mettere in atto iniziative di salvaguardia della biodiversità. Inoltre proprio sulla collina di Pentimele il CAI ha individuato il tratto peninsulare del Sentiero Italia, che dopo aver attraversato le isole maggiori risale gli Appennini e l’intero arco della catena alpina giungendo a Trieste. Oltre 6000 chilometri divisi in circa 370 tappe: il trekking più lungo del mondo che costituisce l’ossatura del sistema nazionale dei sentieri. Pur nell’assoluto rispetto delle scelte operate dalle Istituzioni, ci chiediamo se non sarebbe stato più utile alla cittadinanza piantare degli alberi ed infoltire il bosco che, continuamente attaccato da incendi, ricopre la sommità della collina di Pentimele.

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