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I Deputati del PD Nicodemo Nazzareno Oliverio ed Ernesto Magorno hanno presentato una interrogazione, a risposta in commissione, al Ministro per i Beni e le attività Culturali Massimo Bray, sullo stato di abbandono in cui versano i Bronzi di Riace, le statue scoperte il 16 agosto 1972 nel tratto di mar Jonio antistante il comune reggino di Riace Marina e parte inestimabile del patrimonio storico, artistico e culturale italiano.
Oliverio e Magorno chiedono: << Quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare affinché siano conclusi al più presto i lavori di restauro del Museo della Magna Grecia e quali interventi urgenti intenda mettere in campo per far sì che i Bronzi di Riace, una delle più sensazionali scoperte archeologiche mondiali, ritornino ad essere finalmente esposti in piedi al pubblico, anche in una provvisoria e adeguata sede. E ciò anche in considerazione della necessità di rilanciare nel modo più adeguato possibile l’offerta turistica calabrese, vero potenziale volano per innescare le leve dello sviluppo e favorire una sana e buona occupazione per le giovani generazioni >>.
Le motivazioni dell’interrogazione sono illustrate in premessa: << in questi anni la Regione Calabria ha negato il prestito delle statue a prestigiosi musei internazionali, interessati a far ammirare tali unici capolavori in tutto il mondo. Da circa tre anni i Bronzi di Riace si trovano chiusi in una sala di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale calabrese, in attesa che si concludano i lavori di restauro del Museo della Magna Grecia, che avrebbe dovuto riaprire nel 2011 in occasione delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Da un articolo apparso sul Corriere della Sera del 5 luglio scorso si apprende che i costi del restauro di Palazzo Campanella – a causa dei ritardi – sono lievitati da 10 a 33 milioni di euro. Inoltre – scrivono ancora Oliverio e Magorno – un ulteriore appalto di 5 milioni di euro, finanziato con i fondi europei, avrebbe dovuto concludersi lo scorso 6 giugno ma pare sia slittato al 15 luglio pv cosicché, stabilendo il bando 180 giorni dalla data di assegnazione a quella di consegna dei lavori, la previsione più realistica è che i Bronzi saranno di nuovo esposti al pubblico non prima della primavera del 2014. L’aspetto più preoccupante è la totale inerzia delle istituzioni regionali nel promuovere quel turismo culturale che potrebbe rappresentare un volano per lo sviluppo di un territorio che ne ha un disperato bisogno.
Le cifre riportate nel sito del Mibac hanno registrato una costante diminuzione di visitatori negli ultimi tre anni di apertura del museo (2007-2009), in particolare dai 61.805 visitatori paganti del 2007 ai 36.136 del 2009, addirittura un ventisettesimo dei visitatori che erano accorsi, circa trent’anni fa, ad ammirare i bronzi a Firenze. I Bronzi di Riace, una delle più sensazionali scoperte archeologiche mondiali, sono da troppo tempo preclusi all’ammirazione dei turisti che si recano in Calabria, attratti dalle bellezze archeologiche e paesaggistiche, e il più grande museo dell’area magno-greca deve essere riaperto al più presto al pubblico per ritornare ad essere la giusta cornice della loro indimenticabile bellezza, oltre che un fiore all’occhiello per la città di Reggio Calabria e per l’intera Regione >>.
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