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STIGNANO: ARRESTATA UNA DONNA PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E VERSO I FANCIULLI
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Stignano hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nei confronti di una 46enne del luogo.
Nei confronti della donna già colpita dalla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria è stato aggravato il provvedimento cautelare poiché resasi responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e corruzione di minorenni commessi in provincia di Padova.
È stato accertato infatti che dall’anno 2009 all’anno 2011 la donna oltre ad aver gravemente mancato all’assistenza familiare nei confronti delle figlie minorenni, abbia compiuto atti a sfondo sessuale, sia all’interno della propria abitazione sia attraverso strumenti informatici collegati via internet, di cui spesso avevo reso intenzionalmente testimoni le figlie.
L’aggravamento della misura cautelare è dovuto al fatto che la donna, ancorchè colpita dal divieto di avvicinamento e di comunicazione con le proprie figlie, attualmente di 12 e 16 anni, ha violato le prescrizioni impostegli, inviando comunicazioni telematiche ad alcune amiche delle sue figlie, cercando di farle convincere a ritrattare le proprie deposizioni.
BRANCALEONE: LITIGA CON IL PROPRIO DATORE DI LAVORO E ROMPE UN BRACCIO A UNO DEI CARABINIERI INTERVENUTI PER SEDARE GLI ANIMI. ARRESTATO UN TUNISINO 36ENNE
Nella tarda serata di ieri, a seguito di segnalazione di un privato cittadino, i Carabinieri della Stazione di Brancaleone hanno tratto in arresto in flagranza di reato, HAJ HAMZA Nabil, cl. 1975, incensurato, regolarmente presente sul territorio nazionale.
In particolare, verso le ore 19.00 di ieri, presso l’azienda agricola “Palumbo”, ubicata in quella località Pantano, per incomprensioni sorte a causa di problemi sul lavoro, si è scatenata una animata discussione tra il titolare della ditta e il prevenuto, suo dipendente.
All’arrivo dei Carabinieri, gli animi dei litiganti erano oltremodo accesi e, nel tentativo di allontanarli tra loro al fine di riportare la situazione alla calma e generalizzarli, HAJ HAMZA si è scagliato contro i militari, opponendosi all’identificazione; ne è nata una breve ma intensa colluttazione, all’esito della quale, il tunisino è stato ammanettato con non poche difficoltà e dichiarato in arresto, non prima di essere riuscito a colpire gli operanti, in particolare un Carabiniere Scelto 35enne, originario di Messina, sposato, che dalla zuffa ha avuto la peggio (dopo le prime cure ricevute presso l’Ospedale di Locri, recatosi presso il “PAPARDO” di Messina, il militare è stato riscontrato affetto dalla frattura alla base del 1° metacarpo della mano destra e dal distacco parcellare osseo di pertinenza del trapezio omolaterale).
Al termine dell’udienza di convalida che ha avuto luogo stamane, cui l’uomo è stato tradotto dai Carabinieri dopo 2 giorni di detenzione presso le camere di sicurezza della Compagnia di Bianco, in attesa del giudizio direttissimo, il GIP del Tribunale di Locri ha disposto la sua custodia cautelare in carcere. Intanto, verranno avviate le pratiche per la sua espulsione dal territorio nazionale.
Sempre presso la medesima azienda agricola, nella serata del 2 giugno 2014, i Carabinieri di Brancaleone avevano tratto in arresto il flagranza di reato Zied CHOUCHEN, un altro 32enne di origine tunisina da tempo residente in Italia, sorpreso mentre, per l’ennesima volta, stava maltrattando la propria convivente romena, 40enne. In quella circostanza, i militari dell’Arma avevano accertato che gli episodi di violenza perpetrati dall’uomo nei confronti della donna si susseguivano sin dal novembre dello scorso anno e sono culminati nell’ennesima aggressione cui l’immediato intervento dei Carabinieri ha posto termine.
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