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GIOIOSA JONICA (RC): SEQUESTRATI FUCILI E MUNIZIONI, NONCHÉ DIVERSI CHILI DI MARIJUANA, ALL’INTERNO DI PROPRIETÀ DELLA FAMIGLIA JERINÒ. LA DROGA, IMMESSA SUL MERCATO AVREBBE FRUTTATO OLTRE 200.000 EURO
Alle prime ore di giovedì 18 u.s. i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, unitamente a quelli della Compagnia di Locri, personale dello Squadrone Cacciatori Calabria ed un’unità cinofila di Vibo Valentia, nell’ambito dell’esecuzione dei 7 fermi di indiziato di delitto per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti – operazione Ulivo99 – hanno eseguito anche una serie di perquisizioni in immobili a Gioiosa Jonica. In particolare, in località Camaropusa, è stata attenzionata una fattoria.
All’interno della stessa i militari hanno rinvenuto diverso materiale, tra cui: 16 chili di marijuana, 2 bilance, una doppietta risultata oggetto di furto in altra località nel 2009, una carabina winchester, quasi 400 proiettili e cartucce di vario calibro. I fucili e le munizioni, in buono stato di conservazione, erano stati occultati in un tubo di plastica, chiuso e sotterrato nella proprietà.
Un uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Locri, per i reati di: ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di armi e munizioni.
Nel corso di altra perquisizione, a Gioiosa Jonica, i Carabinieri hanno rinvenuto 86 grammi di marijuana ed un bilancino precisione marca “diamond”. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La droga sequestrata, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 200.000 euro. Inoltre si attendono importanti sviluppi dagli accertamenti che verranno effettuati sulle armi sequestrate per risalire alla loro esatta provenienza e se siano state utilizzate per la commissione di delitti.
ROCCELLA JONICA (RC): OPERAZIONE “ULIVO99”, EMESSE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DEI 7 SOGGETTI GIÀ COLPITI DA FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO
Domenica 21.09 u.s. i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 dei 7 arrestati nella giornata di giovedì 19, nell’ambito dell’operazione “Ulivo99”.
Analoghi provvedimenti sono stati notificati dai Carabinieri delle Compagnie territorialmente, agli altri 3 arrestati nella stessa operazione.
Ricordiamo che i provvedimenti di fermo erano stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, in ordine all’indagine per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti sviluppata dalla Compagnia di Roccella Jonica, in cui è emerso il coinvolgimento dei soggetti colpiti dal provvedimento che avrebbero organizzato un traffico di cocaina proveniente dal sud-America, che doveva arrivare in Italia attraverso rotte commerciali che prevedevano il trasporto via nave, con l’interessamento di diversi porti europei.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati due ingenti quantitativi di droga, 329,2 chili nell’agosto 2012 in Paraguay e 70 chili nel porto di Rotterdam (NLD). Il valore dello stupefacente si aggira intorno ai 13 milioni di euro.
PLATÌ (RC): CARABINIERI RINVENGONO UNA VASTA PIANTAGIONE DI CANAPA. IMMESSA SUL MERCATO DOPO L’ESSICCAZIONE, LA MARIJUANA AVREBBE FRUTTATO OLTRE CENTO MILA €URO
Alle prime luci dell’alba del 23.09.2014, a Platì, i Carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone Eliportato Cacciatori d’Aspromonte di stanza in Vibo Valentia hanno rinvenuto una piantagione composta da oltre 103 piante di cannabis indica, tutte alte in media un metro (si tratta di una specie nana, quella definita “olandese”, particolarmente florida – sviluppa ramificazioni e fogliame bassi – e facilmente occultabile per via delle ridotte dimensioni in altezza).
La piantagione, quasi pronta per la raccolta, si estendeva su un terreno in stato di abbandono, proprio per confondere l’osservazione dall’alto, sul quale correva un complesso sistema d’irrigazione con tubi in plastica e innaffiatoi “a goccia”, per garantire la costante idratazione delle piante.
Per di più, non distante dalla piazzola è stato rinvenuto un capanno, realizzato con teli mimetici, adibito ad “essiccatoio”: all’interno sono state rinvenute ulteriori 26 piante appese in fase di essiccazione. I Carabinieri, che avevano localizzato le piante anche grazie al lavoro dei militari dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno provveduto ad estirpare la piantagione e a bruciare tutte le piante in quello stesso luogo, tranne 10, che – previo campionamento – sono state sequestrate per effettuare le analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto.
Considerato l’elevato principio attivo di questa tipologia di piante, immesse sul mercato, avrebbero fruttato alla criminalità organizzata oltre centomila euro.
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