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Gli uomini del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello SCICO di Roma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale reggino, di un complesso turistico-residenziale, sito nel comune di Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria.
Le persone denunciate a piede libero sono tutti imprenditori e pubblici funzionari e i loro nomi sono:
– C.A., classe 64, già destinatario di OCCD nell’ambito dell’Operazione “Metropolis”;
– V. D., classe 74, già destinatario di OCCD nell’ambito dell’Operazione “Metropolis”;
– T. A. S., classe 71;
– I. A., classe 58;
– B. C., classe 69.
Le accuse nei loro confronti sono abuso d’ufficio e falsità ideologica, aggravati dalla finalità di agevolare l’attività della ‘ndrangheta, oltre che per reati paesaggistici ed urbanistici.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia -, hanno portato ad accertare la realizzazione, nella zona jonica della Calabria, parte della quale anche sottoposta a vincolo paesaggistico, di opere abusive di imponente portata dimensionale, a favore delle cosche di ‘ndrangheta “Aquino” e “Morabito”.
Il valore del complesso turistico-residenziale posto sotto sequestro è di circa 200 milioni di euro.
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