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Sequestrate armi e richiami elettrici
Le azioni di prevenzione e repressione del bracconaggio si intensificano, con i Carabinieri Forestali di Reggio Calabria che agiscono per proteggere la fauna avicola. Nel corso dello scorso weekend, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cittanova hanno sorpreso quattro persone coinvolte nella caccia illegale a uccelli di specie protette, in un periodo in cui la caccia è vietata.
Questi bracconieri facevano uso di richiami acustici vietati per attirare gli uccelli, riproducendo il loro canto e inducendoli in trappola.
A Calanna, un uomo di 47 anni è stato sorpreso dai Carabinieri Forestali mentre deteneva quattro esemplari di Beccafico (Sylvia borin) cacciati illegalmente.
Questo individuo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’abbattimento di avifauna protetta durante la stagione di caccia chiusa e per l’uso di richiami acustici proibiti.
Durante una perquisizione domiciliare successiva, sono stati sequestrati quindici fucili di vario calibro, tutti detenuti in modo regolare e dichiarati, nonché un notevole quantitativo di munizioni e materiali esplosivi utilizzati per la fabbricazione delle stesse.
Nella stessa situazione si sono trovati tre bracconieri a Montebello Ionico, tutti muniti di licenze di caccia in regola. Questi individui cacciavano uccelli protetti utilizzando richiami acustici proibiti. Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria e i militari hanno sequestrato dieci esemplari di Beccafico abbattuti, tre fucili da caccia e tutte le prove del reato.
In particolare, durante la perquisizione nella casa di uno dei deferiti, un uomo di 34 anni residente a Reggio Calabria, sono stati rinvenuti venti esemplari congelati di Beccafico, dimostrando un’attività continua di bracconaggio su questa specie protetta.
Questi episodi rivelano una persistente illegalità nella caccia, anche se in declino rispetto al passato.
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