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Alle prime luci dell’alba di ieri, a Bovalino, i Carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone Eliportato Cacciatori d’Aspromonte di stanza in Vibo Valentia hanno tratto in arresto due ragazzi rispettivamente, di 18enne e 19 anni, entrambi del luogo, colti nella flagranza di reato di coltivazione e produzione di canapa indiana.
I due cugini sono stati sorpresi dai militari dell’Arma mentre erano intenti a coltivare una piantagione, composta da 635 floride piante di cannabis indica, alte dai 90 cm. a 1 mt. e 40 cm. (si tratta della specie definita “olandese”, che, ancorché “nana”, è particolarmente florida – sviluppa ramificazioni e fogliame bassi – e facilmente occultabile dall’osservazione a mezzo elicottero dall’alto per via delle ridotte dimensioni in altezza), che si estendeva su un terreno, intestato a un’anziana residente a Reggio Calabria, ben nascosta dalla fitta vegetazione circostante in quella località Borcello.
Per l’irrigazione era stato realizzato un apposito impianto, con l’utilizzo di serbatoi e tubi per la distribuzione dell’acqua. A seguito dell’occorso, i Carabinieri hanno estirpato la vasta piantagione e a bruciare tutte le piante in quello stesso luogo, tranne 10, che – previo campionamento – sono state sequestrate per effettuare le analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto.
Al termine delle formalità di rito e dopo aver effettuato il previsto foto-segnalamento e i rilievi dattiloscopici, i prevenuti sono stati tradotti, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Locri, Dottor Vincenzo Toscano, presso la Casa Circondariale di Locri.
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