Bovalino, l’attività di prevenzione a salvaguardia del territorio

dissesto idrogeologico

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pasquale Rosaci:

A Bovalino la stagione estiva sta volgendo al termine senza far registrare particolari sussulti (in pratica, senza infamia e senza lode) in chi aveva il compito di assicurare i servizi di primaria importanza quali la raccolta dei rifiuti, la cura del verde pubblico e della spiaggia, della sistemazione delle strade e della viabilità ecc…

Pertanto, l’estate che ci stà lasciando cede il passo ad una stagione autunnale che sarà sicuramente da affrontare a “denti stretti” in quanto le bizze metereologiche sono sempre dietro l’angolo e possono causare, se non adeguatamente prevenute, danni inimmaginabili come avvenuto di recente nei Comuni di Rossano e Corigliano nel cosentino, dove ancora si stanno facendo i  conti con gli ingenti danni causati dalle alluvioni fuori stagione.

Qualcuno inoltre pensa che la mitezza delle temperature di questi giorni sia il preludio ad un’altra stagione simile a quella dello scorso anno (particolarmente ricca ed abbondante di piogge) infatti, sembra che le continue vampate di calore di questi ultimi giorni stiano preparando il terreno ad altri potenziali episodi di dissesto idrogeologico che sono in genere la causa principale di alluvioni e smottamenti che causano ingenti danni alle comunità colpite.

In considerazione di ciò, anche nel nostro comune, si comincia a risentire dei cambiamenti climatici dove le piogge sono sempre più intense e concentrate in periodi sempre più brevi che possono potenzialmente causare danni al territorio come avvenuto in un passato non troppo lontano. Nonostante ciò, si continua ugualmente e con insistenza a cementificare in aree ad  alto rischio idrogeologico, ignari del grave rischio che si corre.

Per questo motivo è importante iniziare a pensare ad una urgente bonifica anche dei terreni privati lasciati incolti, dei canaloni e dei torrenti che sfociano a mare e della rete fognaria per la quale la cittadinanza paga profumatamente la prevista tassa di depurazione delle acque reflue. Con queste premesse e memori dei gravi disastri causati dalle avverse condizioni meteo è necessario prevedere, senza tentennamenti o giustificazioni di sorta, ad un’adeguata ed incisiva azione di prevenzione, infatti molti fenomeni si combattono già nel corso dell’anno (noi in questo siamo, come al solito, in forte ritardo !) con la normale “manutenzione ordinaria” regimando le acque superficiali, ripulendo canalette di scolo, valloni e canaloni che cercano naturalmente la via del mare.

Allo scopo sarebbe utile anche l’imposizione mediante “ordinanza, del taglio delle sterpaglie e dell’erba dai terreni privati che potrebbero andare ad ostruire i corsi d’acqua oltre che favorire il proliferare di topi ed insetti che sono particolarmente dannosi per la salute pubblica, sarebbe altresì importante avviare da subito il funzionamento dell’isola ecologica dove poter accantonare gli ingombranti rifiuti, liberando così le strade da questo pericoloso “tappo”.

In pratica, non ci possiamo solo lamentare quando subiamo le calamità naturali, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per fare opera di prevenzione a salvaguardia del nostro territorio ed in questo, è giusto non lasciare sola l’amministrazione ma collaborare con essa in maniera fattiva e propositiva (come ha fatto ultimamente il movimento politico-culturale “Agave” che ha fornito ai Commissari straordinari del Comune uno speciale studio di fattibilità in merito a tale delicata problematica) per velocizzare al massimo i tempi di attuazione delle misure da porre in essere.

Solo cosi sarà possibile passare una stagione tranquilla ed indenne dai pericoli climatici che incomberanno sulle nostre teste e che sicuramente faranno sentire tutto il loro peso.

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