Bova (RC), svolta la conferenza “Come impariamo la lingua Greca di Calabria”

apodiafazzi

Questo post é stato letto 31150 volte!

apodiafazzi
apodiafazzi

La Conferenza, organizzata dai Circoli di Cultura Greca Apodiafazzi e Odisseas,  proponenti il progetto: “Pos mathènnome tin Glossa Grèka tis Calavrìa / Come impariamo la lingua Greca di Calabria” si è tenuta a Bova (Vùa) Sabato 10 novembre 2012, nella Sala Conferenze del Palazzo Tuscano – Centro Visite del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

Ha presieduto il dottor Carmelo Giuseppe Nucera, Presidente del Circolo di Cultura Greca Apodiafazzi, presenti il Sindaco di Bova Santo Casile, con una delegazione di Amministratori, il Cons. Prov. Pierpaolo Zavettieri, il Presidente della Cooperativa Cantina di Bova Domenico Stelitano

Ha realazionato la Prof.ssa Isabelle Oztasciyan Bernardini D’Arnesano, Professore a contratto di Lingua e Letteratura Neogreca, Università del Salento;

Ha concluso il professor Francesco Altimari, Professore Ordinario, Direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’educazione dell’Università della Calabria.

Sono intervenuti tra gli altri: Sandra Abbate, Anna Dimitri e Giorgio Filieri , docenti di lingua greca-salentina in rappresentanza dell’Associazionismo dei Greci Salentini, tutti impegnati nella realizzazione del Progetto per l’apprendimento della lingua Grika in terra di Puglia.

Per i Calabrogreci sono intervenuti: Filippo Violi, Tito Squillaci, Franco Tuscano, Agostino Siviglia, Bruno Traclò, Daniele Campolo, Enza Cavallaro, Patrizia Romeo dello Sportello Linguistico di Bova.

La conferenza, ha assunto e fatto proprie le indicazioni contenute nel Progetto, in fase di realizzazione in Puglia, ed espresso vivo apprezzamento per l’ampia disponibilità manifestata dal prof. Franco Altimari e dal Dipartimento di Lingua e Scienze dell’educazione dell’Università della Calabria a collaborare con le Associazioni Apodiafazzi ed Odisseas in un’azione di partenariato  con il Comune di Bova e le Istituzioni Provinciali e Regionali che saranno disponibili, per la predisposizione e la presentazione all’Unione Europea del progetto: “Pos mathènnome tin Glossa Grèka tis Calavrìa / Come impariamo la lingua Greca di Calabria”.

L’esigenza del progetto innovativo è sentita dai cultori proprio allo scopo di diffondere e favorire l’interesse per l’apprendimento della lingua Greca d’Italia parlata in una delle due isole linguistiche di origine greca dell’Italia Meridionale: l’Area della “Bovesia”, dove ancora si conserva la parlata del “Calabrogreco”, simile al “greco Salentino” parlato nella Provincia di Lecce in Puglia, lingua, che conserva in sé vocaboli di origine dorica attestanti la derivazione dalla lingua e cultura Magno Greca.

La Conferenza ha deciso altresì, nelle more della predisposizione e dell’avvio del progetto, di utilizzare sperimentalmente le metodologie, gli strumenti ed i materiali proposti, per l’insegnamento nei corsi di lingua per ragazzi ed adulti che saranno realizzati dal sistema scolastico dell’area o dall’Associazionismo.

Sempre in collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’educazione dell’Università della Calabria è stato deciso di utilizzare il modello di data base realizzato dall’UNICAL per l’Albanese d’Italia per raccogliere in maniera sistematica il Lessico Calabrogreco e di predisporre un dizionario dei Toponimi presenti nell’Area Calabrogreca, puntando,previa apposita convenzione tra gli Enti Locali e un apposito comitato scientifico, al ripristino della micro toponomastica originaria stravolta nella redazione delle mappe topografiche dall’IGM dopo l’Unità d’Italia.

Nel partecipato dibattito che ha concluso questa importante e interessante conferenza promossa dall’associazionismo greco-calabro della Bovesia, corale è stata la critica mossa al sistema scolastico, al servizio pubblico radiotelevisivo e alle istituzioni locali della Calabria, per la non  applicazione delle leggi di tutela delle minoranze, e per l’assenza di una seria programmazione nello studio e nell’insegnamento minoritaria e per lo sperpero delle risorse finanziarie pubbliche (es.PISL, Fondazioni ecc.) per finalità non afferenti ai reali interessi della comunità e alla valorizzazione del patrimonio linguistico delle minoranze vero “bene culturale”e “bene pubblico” da salvaguardare.

Infine le rappresentanze delle associazioni italogreche hanno deciso di promuovere un Coordinamento dell’Associazionismo fra le due “Aree” e sollecitare le rispettive Regioni a realizzare il Coordinamento Istituzionale tra l’Area Calabrogreca e l’Area del Greci del Salento al fine di raccordare l’azione per la uniforme applicazione delle Leggi di Tutela della Minoranza Italo greca. 

Questo post é stato letto 31150 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *