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Va in archivio anche per quest’anno il presepe vivente della Chòra, una rivisitazione storica che ha ancora una volta riproposto oltre alla natività anche gli antichi mestieri e le particolarità della cucina grecanica.
L’Edizione 2011 del presepe vivente di Bova organizzata dall’Amministrazione comunale del centro aspromontano in collaborazione con la Parrocchia di San Teodoro e col patrocinio dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e dell’Associazione Turistica Pro Loco ha fatto registrare un successo di pubblico nonostante una serata inclemente dal punto di vista atmosferico con nevischio intermittente e una temperatura solo di poco sopra lo zero.
Comprensibilmente soddisfatto il primo cittadino di Bova Santo Casile. “L’edizione 2011 del presepe vivente – dice il Sindaco – ha fatto registrare una positiva riuscita nonostante un tempo a dir poco inclemente e un freddo pungente tipico dell’inverno aspromontano. La gente non ha voluto rinunciare ad un appuntamento sempre di grande richiamo e dal fascino indiscusso.
Un particolare ringraziamento va a quanti si sono spesi per la buona riuscita dell’iniziativa, su tutti i consiglieri comunali Giuseppe Casile e Veronica Petrulli delegati alla gestione della manifestazione, e poi naturalmente alle ragazze del gruppo parrocchiale e all’operatrice dello sportello linguistico provinciale. Un doveroso ringraziamento va anche alle Suore Oblate, ordine fondato proprio a Bova l’8 Dicembre del 1933 dall’allora Vescovo di Bova Mons. Cognata.
Le religiose ci hanno onorato della loro presenza testimoniando il legame mai sciolto con Bova e rinnovando la loro disponibilità ad aprire un dialogo di collaborazione per il futuro, svolgendo la loro attività pastorale nel nostro centro. L’iniziativa appena conclusa ci ha inoltre dato la possibilità di far visitare e promuovere allo stesso tempo ancora una volta il nostro borgo, suggestivo anche nella sua veste invernale.
Presente alla serata anche il Capo struttura del Dipartimento Turismo della Regione Calabria Domenico Morabito, a testimonianza dell’attenzione della Regione verso uno dei più importanti centri nel panorama regionale. L’augurio – conclude Casile – è che l’edizione appena conclusa sia solo il preludio ad un ventaglio di iniziative già in cantiere per il prossimo futuro”.
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