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di Gianfranco Marino
Si avvicina la prossima tornata elettorale che chiamerà gli elettori di molti centri della provincia reggina a rinnovare i propri consigli comunali. Tra questi anche Bova. Dopo una lunga fase di stallo con molte incognite sul nome degli aspiranti successori dell’uscente Andrea Casile, qualcosa sembra essersi definitivamente sbloccato, e la campagna elettorale si può dire ufficialmente iniziata. Il primo ad uscire allo scoperto rompendo gli indugi e ufficializzando la propria candidatura a primo cittadino del centro aspromontano è l’attuale vice sindaco Santo Casile che attraverso una nota stampa spiega le motivazioni che lo hanno indotto a prendere una decisione irrevocabile alla base della quale ci sarebbe una forte voglia di rinnovamento che parta necessariamente dalla definitiva chiusura delle divisioni sociali venutesi a creare nell’ultimo decennio.
“Dopo una lunga riflessione – dice Santo Casile nella nota- e soprattutto dopo una lunga esperienza da vice sindaco maturata dal lontano 1995 ad oggi, ho ritenuto opportuno ufficializzare la mia candidatura a primo cittadino in vista della prossima tornata elettorale. Alla base di tale scelta – prosegue – c’è un’esigenza forte, da me riscontrata in larga parte della cittadinanza, quella di rompere con le divisioni del tessuto sociale venutesi a creare negli ultimi dieci anni, ricompattando un ambiante che ha quanto mai bisogno di serenità e collaborazione per risolvere al meglio i tanti problemi della comunità. A tal proposito giova evidenziare che nonostante gli sforzi profusi per il recupero del centro storico, permangono comunque i problemi di una comunità che continua ad assottigliarsi, che vede venire meno i servizi principali, che non registra le aspettative di sviluppo basate su un’economia alimentata dai flussi turistici conseguenti allo stesso recupero del centro storico, auspicati per lungo tempo e mai realizzati in modo concreto.
Tutto ciò è da ascrivere proprio a quelle divisioni che hanno tolto slancio e consapevolezza nelle proprie possibilità alimentando un clima di sfiducia in larga parte della popolazione e in particolar modo nelle fasce più giovani. La disgregazione del tessuto sociale che ormai si muove senza un minimo comune denominatore suggerisce a chi come me si è speso di più in prima persona in questi anni per il conseguimento del bene comune e quanti hanno investito il loro tempo e le loro risorse economiche credendo nel rilancio del nostro paese, a prendere una decisione chiara e responsabile dichiarandosi pronti ad assumersi le responsabilità di un progetto che, rompendo con la continuità riporti ad un’esperienza unitaria che già in tempi passati, vide il mio ruolo come strategico per il rilancio delle sorti del nostro paese. Credo ancora di avere sufficienti risorse e credibilità per chiamare a raccolta quanti si dichiarino disponibili a condividere questo progetto di cambiamento, pronti a spendersi per il futuro di Bova, senza pregiudiziali nei confronti di precedenti schieramenti, purchè disponibili ad affiancarmi e sostenermi nella realizzazione di un grande processo unitario che – conclude Casile – dovrà avere l’obiettivo primario di ricreare la giusta armonia, indispensabile in centri così piccoli che legano la propria sopravvivenza all’assenza di divisioni sociali”.
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