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Calabria e Grecia: “una faccia una razza”, si usa dire. E, in effetti, le esperienze pluridecennali maturate da entrambi i popoli attraverso innumerevoli di iniziative culturali e turistiche, non hanno fatto altro che confermare la vicinanza delle civiltà fiorite al di qua e al di là dello Jonio.
In Calabria fulcro di questi scambi, da circa quarant’anni, sono l’area ellenofona della vallata dell’Amendolea e, più in generale, l’intera area grecanica. La sopravvivenza della lingua greca in questi territori, infatti, costituisce un potente fattore di attrazione reciproca tra i greci dell’Ellade e quelli della Calabria.
Molteplici sono le iniziative portate avanti in questi anni per rinsaldare gli antichissimi legami, grazie in particolare alle associazioni ellenofone: scambi culturali, convegni, campeggi estivi, borse di studio, pubblicazioni, ecc. In questo quadro di reciproco affetto, la Calabria ellenofona è stata visitata da importanti autorità del mondo ellenico, tra le quali spiccano S.S. Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, giunto nel 2001, ed il vice-mimistro agli Affari Esteri Theodoros Kassimis, venuto nel 2008. In tale cornice, recentemente Bova Marina si è resa protagonista di una importante iniziativa, conferendo, il 21 settembre u.s., la cittadinanza onoraria a S.E. Michael Cambanis, ambasciatore di Grecia in Italia. Nei due giorni di permanenza nell’area ellenofona, l’ambasciatore non ha mancato di gustare e apprezzare un gran numero di prodotti della nostra terra, tra i quali l’ormai noto “bergotto”, la squisita bibita tratta dal bergamotto. L’ambasciatore ha lasciato la Calabria con una promessa: fare in modo che la Grecia, oltre alla lingua, alla cultura e alle tradizioni, conosca anche i prodotti della Calabria.
E’ con tale obiettivo che il 18 e 19 novembre u.s., ha visitato la nostra area il dr Michail Vretakis, Funzionario Addetto agli Affari Economici e Commerciali dell’Ambasciata di Grecia in Italia. I due giorni del dr Vretakis sono iniziati al mattino del 18, con la visita alla sede di Confagricoltura di Reggio Calabria e l’incontro con la presidente, dott.ssa Ilaria Campisi e con il gruppo direttivo dell’associazione. Nel corso della conversazione sono stati affrontati problemi che interessano entrambi i nostri paesi; Confagricoltura, inoltre, fornirà all’ambasciata di Grecia l’elenco delle aziende reggine interessate ad esportare i propri prodotti, in modo che possa essere diffuso tra gli importatori greci in Italia e all’estero.
Nel pomeriggio, incontro a Bova Marina con i produttori dell’area grecanica, coordinati dall’ufficio AIAB per l’agricoltura biologica, operante presso il comune. 13 aziende hanno presentato i propri prodotti, che l’addetto dell’ambasciata ha degustato e mostrato di apprezzare. Una ricca campionatura è stata poi spedita a Roma, per consentire ai soggetti interessati di prendere visione di quanto il nostro territorio offre. Sono stati programmati, inoltre, incontri diretti tra i produttori e gli acquirenti eventualmente interessati. Il secondo giorno ha visto l’incontro con il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, dr Lucio Dattola, nel corso del quale sono state prospettate varie ipotesi per una reciproca, migliore conoscenza e per scambi da realizzarsi attraverso le Camere di Commercio italiane in Grecia.
Nonostante la grave crisi economica, la bilancia commerciale registra esportazioni dall’Italia verso la Grecia per 8.000 miliardi di euro l’anno. Tra la miriade di beni esportati dall’Italia, tuttavia, vi è poco o nulla di prodotti calabresi. “Occorre sfatare l’idea che la Calabria possa esportare solo vino e olio, e quindi sia in concorrenza con la Grecia – ha dichiarato il dr Vretakis – e tutti i prodotti a base di bergamotto costituiscono un esempio”. “Nonostante il mio compito precipuo sia quello di promuovere in Italia i prodotti greci – ha poi concluso – questa volta sono qui per promuovere in Grecia i prodotti della Calabria, nella convinzione che questo servirà a sostenere la battaglia che gli ultimi ellenofoni strenuamente conducono per salvare la lingua e la cultura dell’antica Magna Grecia”.
Questa è anche la nostra convinzione e la nostra speranza. Efcharistò Ellada.
Tito Squillaci
Delegato alla Cultura e Lingue Minoritarie
Comune di Bova Marina
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