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Hanno provato il colpo ad effetto per fare sciogliere il Consiglio comunale di Bova Marina, ma gli esiti delle dimissioni di massa potrebbero rivelarsi un autentico boomerang per chi le ha presentate.
Commenta il sindaco Giovanni Squillaci: <<Rispetto a quanto accaduto tra giovedì pomeriggio e venerdì mattina, attendiamo di conoscere il parere del prefetto, ma già da adesso si può ipotizzare che la decisione degli otto consiglieri più Pansera di presentare le proprie dimissioni irrevocabili da consiglieri comunali è stata una scelta azzardata. Troppo Azzardata>>. Attorno alla maggioranza si respira un’aria di comprensibile amarezza per il modo di operare delle forze di minoranza, che non hanno esitato a costruirsi una riunione consiliare “fai da te”.
<<Non riesco proprio a capire – continua Squillaci – il perché di un’azione così repentina, direi quasi d’impeto, da parte di un gruppo di consiglieri che, in questo caso specifico, ha comunque mostrato una evidente difficoltà a stare dentro le regole. Vista la gravità dell’evento, con tutta l’Amministrazione comunale ci siamo fermati a lungo a riflettere sull’accaduto e siamo arrivati ad una semplice conclusione: hanno sbagliato a forzare la mano.
Hanno sbagliato in maniera madornale perché se fossero stati certi di avere ragione sull’obbligatorietà di reintegrare il consigliere Pansera allora perché non hanno aspettato il momento opportuno per fare i passaggi che ritenevano giusti? Perché si sono inventati di sana pianta un Consiglio comunale che, visto l’errore “tecnico” scaturito dalla mancata convocazione del consigliere che aveva preso il posto di Pansera, ovvero Lucia Errante, non poteva essere tenuto perché illegittimo? A questo una risposta c’è: non erano motivi politici ma una di lotta, assurda e incomprensibile, all’istituzione Consiglio comunale>>.
Rispetto alle possibili conseguenze che le dimissioni faranno scattare, la maggioranza aspetta con fiducia il responso della Prefettura: <<Ci sono dei vizi insanabili in quello che è stato fatto. Ci sono delle forzature macroscopiche perché il Consiglio comunale, dopo la nostra uscita dall’aula, motivata dall’impossibilità di poter andare avanti, considerato che un consigliere da ritenersi in carica fino all’eventuale rientro del consigliere da reintegrare, non era stata erroneamente convocata, non poteva né doveva andare più avanti. I pareri legali da noi raccolti ci rassicurano, pertanto è possibile che da qui a breve dovremo procedere a una surroga di massa>>.
Anche sulle schermaglie che hanno preceduto la convocazione del Consiglio comunale di giovedì pomeriggio, l’Amministrazione comunale respinge al mittente le accuse. <<Abbiamo fatto i passaggi necessari – conclude il sindaco – rispettando pedissequamente i dettami della normativa vigente. Non abbiamo commesso nessun abuso ma ci siamo attenuti scrupolosamente alla legge, per cui chi va blaterando il contrario dice solamente il falso. Continuiamo sereni il nostro lavoro, in attesa di chiudere una delle parentesi peggiori nella storia istituzionale del nostro Comune>>.
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