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Le difficoltà della società A.T.A.M. non sono solo di ordine economico ma si manifestano in modo drammatico anche con i tanti disservizi che l’utenza e soprattutto le fasce più deboli devono sopportare. In particolare mi riferisco al servizio di collegamento da e per l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.
Da un incontro, infatti, che ho avuto con i rappresentanti degli studenti del Dipartimento di Agraria ho colto il malessere che gli stessi mi hanno espresso nel constatare che le due linee del servizio pubblico locale e in particolare la 27 e la 28 sono assolutamente insufficienti per consentire un utilizzo efficiente e garantire il sacrosanto diritto allo studio. Il rischio non è solo quello di rendere difficoltoso l’accesso alla struttura universitaria ma anche, ed è cosa di non poco conto in un momento di difficoltà economica, quello di vanificare i sacrifici che le famiglie stanno affrontando nel consentire ai propri figli, in particolare ai fuori sede, un dignitoso iter formativo.
Mi appello, pertanto, al management dell’A.T.A.M. affinché si intervenga in modo concreto per risolvere questo disservizio che purtroppo interessa anche le periferie reggine
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