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Si è concluso il primo dei quattro Campi Tematici residenziali organizzati dall’Agenzia dei Borghi Solidali in collaborazione con il corso di Rilievo Architettonico ed Urbano della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, diretto dal Prof. Gianni Brandolino. Questo primo workshop si è svolto a Roghudi Vecchio e proprio il piccolo centro aspromontano è stato l’oggetto di indagine di circa 50 studenti che hanno proseguito l’attività di ricerca intrapresa la scorsa primavera.
Due giornate intense di lavoro, che hanno visto i futuri architetti impegnati nella conoscenza, attraverso il rilievo architettonico, del patrimonio immobile, ancorche’ di particolare interese storico- antropologico, del centro fantasma che riesce ancora ad evocare il senso di quel repentino abbandono causato delle forti alluvioni che lo colpirono circa 40 anni fa. Oltre alle attività didattiche, gli studenti ed i loro tutor hanno avuto la possibilità di incontrare i custodi dell’essenza di quel territorio, uno su tutti il prof. Salvino Nucera, esperto, difensore e disseminatore della cultura grecanica, di cui Roghudi fa parte, vivendo così momenti fondamentali per la comprensione profonda del senso di quei luoghi oggetto di studio.
«Come l’anno scorso, anche quest’anno siamo contenti di avere coinvolto gli studenti in un’attività di questo tipo. Siamo usciti ancora una volta dagli schemi della didattica tradizionale per far fare vivere un’esperienza altamente formativa, perchè reale e concreta» ha commentato il Prof. Brandolino, responsabile scientifico del workshop. «Siamo pienamente soddisfatti di come si è svolto qiesto primo workshop di una nuova serie – spiega Giuseppe Toscano, presidente della ProPentedattilo – anche questa volta abbiamo visto i ragazzi arrivare in questo luogo nel cuore dell’Aspromonte con un pò di timore e alla fine lasciarlo a malincuore, pregandoci di proseguire il workshop per altri giorni: abbiamo accolto degli studenti e visto andare via degli amici». Le attività proseguiranno la prossima settimana, nelle giornate del 16 e del 17 Novembre, sempre a Roghudi Vecchio, per poi proseguire, nei due fine settimana successivi, a Gallicianò, altro splendito scrigno grecanico.
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