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Riceviamo e pubblichiamo:
La storia si ripete. Nella prima mattinata dello scorso 25 marzo a seguito del forte vento che si è battuto sulla zona ionica si è registrato il crollo di un altro albero che ha interessato la Ss 106, all’altezza del Km. 15+IX località Bocale II del Comune di Reggio Calabria. I rami dell’albero crollato hanno occupato parte della sede stradale lato Nord. Per quanto ci risulta anche questa volta fortunatamente non si sono registrati danni a persone o cose. Intorno alle dieci è intervenuto personale dell’ANAS che ha provveduto a liberare la sede stradale.
C’è da evidenziare che nella stessa area in data 6 novembre 2013 un albero posto a qualche metro da quello caduto ieri è crollato rovinando sulla Ss 106. In tale occasione la scrivente associazione evidenziava la necessità che ANAS, Amministrazione provinciale e Comuni interessati verificassero la stabilità degli alberi posti lungo i tratti di strada di competenza. In data 8 novembre 2013 su ulteriore segnalazione dello scrivente interveniva personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria che alla mia presenza riscontrava la condizione di pericolo per la pubblica e privata incolumità segnalata da questa associazione, determinata da sei alberi posti lungo la via comunale “Campoli” alti oltre 15 metri.
Durante la ricognizione dei luoghi i Vigili del Fuoco hanno rilevavano la componente di pericolosità aggiunta nell’area in questione, dovuta alla presenza di altri tre alberi, posti accanto all’albero crollato in data 6 novembre 2013, che sarebbero potuto crollare ed interessare nuovamente la Ss 106. A conclusione dell’intervento il Comando dei Vigili del Fuoco provvedeva a notiziare gli Enti per i provvedimenti di competenza a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata. Di anni ne sono passati ma di interventi risolutori non ne sono stati fatti, mentre l’evento ipotizzato dai Vigili del Fuoco si è in parte concretizzato lo scorso 25 marzo.
In conclusione, attraverso gli Organi di Informazione si rinnova l’invito agli Enti competenti di provvedere, previo le opportune verifiche, a rimuovere il potenziale alto rischio per la collettività che nel tratto in questione a mio avviso appare evidente. Nell’area in argomento, probabilmente di proprietà comunale, insiste a pochi metri dalla Ss 106, un maestoso fumaiolo di una ex fornace realizzato negli anni trenta e stante il notevole decorso temporale male non farebbe a salvaguardia della pubblica incolumità verificare lo stato di conservazione della struttura. Va segnalato che all’interno del fumaiolo ricadrebbe una scala di ferro che circa dieci anni fa ha attirato un fulmine provocando la caduta di alcuni mattoni dall’apice.
Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e referente unico dell’ANCADIC Onlus
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