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di Francesco Iriti
“Ho appreso con grande amarezza dalla stampa delle sue esternazioni sulla Calabria; frasi poco edificanti per un ministro della Repubblica che offendono la dignità dei calabresi e di tutti gli italiani, anche in considerazione del fatto che la nostra regione è già abbastanza mortificata e bistrattata dal governo centrale”. Il consigliere provinciale Bernardo Russo si rivolge con amarezza al ministro della funzione pubblica Renato Brunetta e scende nello specifico dei problemi della Calabria ed in particolare “al tentativo di depauperarla della stazione sperimentale per le essenze, delle difficoltà legate al sistema dei trasporti con la SS 106 in perenne emergenza, la Salerno – Reggio Calabria che è una telenovela, i tagli ai treni a lunga percorrenza ed i prezzi proibitivi per viaggiare dai nostri aeroporti ma non solo. Sono stati prelevati i fondi Fas, destinati al Sud, per coprire le quote latte degli allevatori del nord e ripianare i bilanci dei comuni amici (Catania, Palermo e Roma)”.
La disamina continua e riguarda “anche la riforma Gelmini che ha inciso soprattutto sui tanti precari del sud. L’unica proposta, peraltro offensiva, è quella di impiantare una centrale a carbone che da un lato non serve, essendo la Calabria una regione che già esporta energia, e dall’altro non fa altro che devastare l’ambiente in un’area chiaramente a vocazione turistica. La politica scellerata dei governi, nel corso degli anni, ci ha regalato solo esempi nefasti di sviluppo mancato come la Liquichima o le Officine Grandi Riparazioni.”
Bernardo Russo non le manda a dire a Brunetta ma vuole rimarcare che “gran parte di coloro che negli ultimi anni hanno rappresentato la Calabria a livello nazionale, hanno fatto solo qualche piccolo opuscolo con proposte di emendamenti rimaste per lo più lettera morta. Tuttavia, i ministri della Repubblica, anche qualora non siano calabresi o meridionali, dovrebbero perseguire il bene dell’intera nazione, unica ed indivisibile, senza fare figli e figliastri; al più manifestando più attenzione per quelle aree, come la Calabria, appunto, che hanno evidenziato difficoltà ataviche.”
“Le ricordo, altresì, che negli ultimi quindici anni vi sono state ben due legislature e mezza guidate dall’attuale Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per cui, se la Calabria – sottolinea Russo – è la maglia nera dell’Italia, una qualche responsabilità da parte di chi ha lungamente governato nel Paese mi sembra scontato che ci sia”.
“Tanto premesso, la invito ad una profonda riflessione sulle cause dei rilievi da lei svolti ed a spiegare meglio il senso delle sue affermazioni – conclude il consigliere provinciale – che offendono gran parte delle persone che Lei rappresenta in qualità di Ministro,
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