Benvenuti al Sud: “Fallimento totale dei politici”

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Credevamo di essere i soli ad esserci accorti dei disagi e delle discrasie del servizio “raccolta differenziata”, nato con 12 anni circa di ritardo e in modo pessimo, a dimostrazione che non esiste un progetto e che quello che esiste, oltre a violare l’intero capitolato d’oneri, fa acqua da tutte le parti.

Invece dobbiamo ricrederci, perché ad accorgersene sono stati, primi tra tutti, i commercianti, non perché abbiano particolari doti e capacità ma perché, in una città frantumata, è difficile che un singolo cittadino possa assumersi l’onere assunto dai commercianti, perché è costretto a scontrarsi con il “muro di gomma” di chi pensa di poter “strozzare” il dissenso per poter dire che tutto va bene.

Quelli che continuano a mancare, invece, sono i partiti, le associazioni, i sindacati, i gruppi organizzati che esprimono pareri sulla base di un loro tornaconto ma che non si pongono dalla parte dei cittadini e delle forze produttive, a dimostrazione che un intero “sistema politico” è andato in crisi e che non è più solo un modo di dire.

Non c’è nulla di straordinario nella richiesta fatta dai commercianti, così come nulla di straordinario c’è nella richiesta delle famiglie ove si registra la presenza di bambini, ovvero di anziani in condizioni di disagio, oppure dove esistono animali domestici o nei condomini. Sono tutte esigenze, queste, che un buon progetto di “raccolta differenziata” avrebbe dovuto tenere in considerazione.

La stessa mancata attivazione del “Centro di Raccolta” o “l’isola ecologica”, pur prevista nel capitolato e, a distanza di 3 anni non ancora individuata e attivata, dimostra solo che si sta procedendo, nonostante i ritardi, senza alcuna convinzione, lasciando ai cittadini il compito di sopperire e provvedere alle gravi lacune imposte dalla necessità di far partire un servizio, per evitare di pagare ulteriormente dazio alla Regione Calabria.

Ed è sul fronte dei pagamenti dei tributi che s’incentrano le politiche di questa amministrazione, nonostante i gravi errori, i ritardi e i disagi causati da un servizio a singhiozzo, e che nonostante fosse in grado di determinare i costi ed avendo approvato per tempo il regolamento, ha inteso inviare agli utenti soltanto un “acconto”, in attesa di notificare il saldo che non potrà essere ridotto, nonostante si citino i dati, ma che verrà ugualmente ridotto per sole questioni elettorali.

Il tutto mentre il debito, spalmato in 30 anni, continua a crescere di ulteriori 1,4 mln di euro che, aggiunti ai precedenti 3 mln, contribuisce all’indebitamento dell’amministrazione che continua, falsamente, ad affermare la bontà delle operazioni, che sempre di più appaiono somigliare ad un “modello reggio” che le motivazioni della sentenza hanno reso imbarazzanti oltre che inesorabili. E intanto continuiamo ad attendere che il sindaco riferisca sull’inchiesta “Morsa sugli appalti”.

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Author: Francesco

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