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Il 4 giugno ultimo scorso il Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” , aveva denunciato l’impossibilità di realizzare l’ università dell’antimafia nei beni confiscati alla cosca Mancuso a seguito di notizie fatte pervenire all’ associazione che davano inutilizzabile la villa sede del plesso didattico, causa la mancata confisca del terreno circostante.
Tali notizie erano pervenute attraverso telefonate ufficiose della Prefettura di Vibo Valentia e di traverso con una lettera sibbillina del Sindaco del Comune di Limbadi, consegnata poi alla stampa.
La presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” Adriana Musella, aveva chiesto in conferenza stampa, prove documentali mai arrivate ufficialmente all’associazione.
Oggi come per incanto alla richiesta viene risposto che evidentemente vi era stato uno sbaglio, poichè la notizia del divieto di utilizzazione data in maniera ufficiosa pare risulti priva di fondamento, guarda caso a causa di un errore la cui paternità è tutta da individuare.
Una telefonata del Prefetto di Vibo Valentia, infatti, ha informato la Presidente del Coordinamento, che a seguito di una relazione fatta dal demanio la villa torna utilizzabile, come se nulla fosse successo.
Il Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” si chiede e chiede all’opinione pubblica, essendovi già in origine una documentazione del demanio attestante la confisca dell’intera area, ville a terreno intorno, chi mai e per quale motivo ha diffuso una notizia senza fondamento? ossia l’inutilizzabilità del bene perchè confiscato a metà.
Cosa si cela sotto l’intera vicenda?che se non fosse stata resa pubblica sarebbe stata consumata nell’ignoranza generale.
A questo punto il Cooordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” continua ad esprimere al propisto le proprie perplessità.
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