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“Ci troviamo costretti, dopo vari tentativi di comporre bonariamente la questione, a denunciare pubblicamente l’incresciosa vicenda del bando per la gestione del trasporto disabili pubblicato dal Comune di Reggio Calabria”. Comincia così la lettera del Terzo Settore di Reggio Calabria che nei giorni scorsi, aveva avanzato formalmente al Comune una richiesta di revoca del bando.
“Da diversi anni infatti una prassi più che consolidata, tesa alla salvaguardia dei diritti dei cittadini utenti ad avere un servizio di qualità, ha indotto gli enti locali – ed anche Reggio Calabria aveva scelto questa via di civiltà – a scartare tra le modalità di aggiudicazione di una gara avente ad oggetto i servizi alla persona, quelle il cui unico elemento fosse il prezzo, ed a privilegiare per evidenti ragioni di opportunità, il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La reintroduzione del principio del massimo ribasso, presuppone invece che si abbassi la qualità del servizio, con la conseguenza che tutti pagano questa richiesta.
Paga il privato sociale che non può sottrarsi a questa corsa alla gara al ribasso perché esiste sempre qualche altra impresa privata che per entrare in un territorio o per acquisire partnership dirà di si a qualsiasi condizione. Le conseguenze si realizzano nell’assunzione di operatori con contratti anch’essi al ribasso e utenti/familiari costretti ad accettare qualsiasi modalità di assistenza.
Pagano gli operatori che per lavorare sono obbligati ad accettare condizioni di livello sempre più basso, in termini di paga, orari, carichi di lavoro e di riconoscimento dei minimi diritti contrattuali. Conosciamo bene, molto bene la situazione. Ma anche in questo caso non si può dire di no in quanto esiste sempre qualcuno in condizione ancor più precaria che accetterà qualsiasi condizione.
E soprattutto pagano gli utenti in quanto è impossibile mantenere standard qualitativi alti se gli operatori non sono qualificati, con esperienza e soprattutto affezionati al proprio lavoro. Costa qualificare gli operatori, costa formarli, costa permettere che lavorino nelle migliori condizioni possibili per offrire a loro volta il meglio. Il massimo ribasso costringe ad accettare tutto questo, oltre ad operare tagli ai beni materiali non meno indispensabile per il benessere dei cittadini utenti.
Il trasporto disabili e qualsiasi altro servizio a favore di persone, soprattutto per le fasce più fragili, devono essere resi secondo i dovuti livelli di qualità e di competenza. Siamo fermamente convinti che non si possa farli scadere su un mero piano economico e di spesa.
Purtroppo, a questo punto, non resta che un’unica strada percorribile ed in tal senso, oltre ad informare la città, comunichiamo che nessuna organizzazione del Forum del Terzo Settore parteciperà al bando trasporto disabili ed invitiamo tutte le altre organizzazioni a non piegarsi a tale logiche mercantili che vanno da danno delle persone più deboli”.
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