Bandafalò: una riflessione all’indomani della serata del 19 agosto

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Riceviamo e pubblichiamo:

Questa è una riflessione che sorge spontanea nel cuore di tutti i Villesi , Reggini e persone di buon senso che, pur credendo con fervore nelle potenzialità di un’associazione – la Bandafalò – nata e cresciuta prima per dare conoscibilità di cultura e valori ad una cittadina che brancola ormai da parecchi anni nell’anonimato, e poi anche per portare conforto e speranza ai paesi del terzo mondo, si trova invece, oggi, a dover combattere e resistere contro un sistema che di valori positivi ha ormai ben poco.
L’incredibile, l’assurdo, l’inverosimile ha raggiunto il suo culmine nella serata del 19 agosto scorso, sera in cui alla Bandafalò si esibiva il gruppo dei Marvanza Reggae Sound
La gente era presente per partecipare ad una manifestazione culturale e pacifica. C’erano giovani e giovanissimi, anziani, intere famiglie, mamme e bambini….ma le forze dell’ordine non l’hanno intesa così.
All’una e quindici circa ecco l’assurdo: un blitz che avrebbe dovuto smascherare chissà quali indicibili illiceità che, per come svoltesi le operazioni condotte in coordinamento tra i Carabinieri, il nucleo speciale dei Nas e la Guardia di Finanza, si sarebbero verificate in quel tratto di spiaggia.
Niente di tutto questo è stato ravvisato e l’interrogativo a cui nessun cittadino è riuscito a dare risposte è il perché di tutto ciò.
Un incredibile e mai visto dispiegarsi di forze armate ha dato come risultato il blocco di una serata che di illecito e contrario al buon costume aveva ben poco…anzi niente.

Cionostante, sulla spiaggia di Porticello si sono riversate decine di carabinieri, agenti dei Nas e della Guardia di Finanza che, dopo aver disseminato il panico, contravvenendo ai più basilari principi costituzionali e ledendo gli essenziali diritti di ogni cittadino, hanno abusato dei loro poteri e delle loro competenze convinti, non si sa per quale ragione, e istigati non si sa da quale fonte, che in quel luogo pacifico fosse in atto chissà quale dramma da contrastare con tutte le forze disponibili.

Bene, i fatti parlano chiaro: la manifestazione è stata sospesa, è stato dichiarato, perché si esibiva un gruppo musicale in carenza della necessaria autorizzazione, ma così non è e ne sono prova i documenti esibiti ai Carabinieri che, non sapendo a quale Santo rivolgersi, hanno agito nella più totale assenza di presupposti che giustificassero da un punto di vista legale e morale il loro operato.

Si è parlato di “operazione volta a reprimere lo spaccio di stupefacenti” in quella zona ma, se veramente così doveva essere, parlare di un buco nell’acqua sarebbe addirittura un complimento per le forze dell’ordine che, nonostante l’impiego di cani del gruppo cinofilo e decine di agenti addetti alla prevenzione del suddetto reato, hanno avuto come risultato finale il nulla.

Beh!! una tale operazione avrebbe dovuto portare all’arresto di diversi soggetti se effettivamente si è agito per reprimere un tale reato…ma così non è stato…e non lo diciamo noi, mai verbali redatti dalle stesse forze dell’ordine.
In genere la soddisfazione del cittadino scaturisce dal buon operato delle forze dell’ordine ma nella “nostra terra”questo è un concetto sconosciuto.

Le forze dell’ordine, senza alcuna motivazione, hanno proceduto a perquisizioni, maltrattamenti, utilizzando illegittimamente il potere che gli è proprio senza minimamente curarsi dell’effettiva necessità ed utilità del loro intervento, ma questo è normale, tanto ad avere la peggio e a pagarne le conseguenze sono sempre le brave persone.

Il comunicato emanato dalle autorità è inverosimile: nulla di ciò che è stato dichiarato dai pubblici ufficiali corrisponde al vero, e ne è prova l’innumerevole quantità di persone che alla Banda Falò sono state oggetto di soprusi e violazioni della propria dignità.

Il falso rapporto parla di “scenario deprimente”, di gente in “evidente stato di alterazione fisica e mentale in seguito VEROSIMILMENTE all’assunzione di sostanze alcoliche e psicotrope”, ma queste sono solo impressioni soggettive che infatti non trovano alcun riscontro concreto: nessuna verifica oggettiva è stata effettuata a prova e testimonianza di ciò. Ed il risultato della mega-operazione lo conferma.

Si è parlato di “bottiglie di superalcolici dappertutto ad inquinare anche paesaggisticamente uno dei tratti più belli del litorale”…..vergogna!!!!!!!! un’ex discarica a cielo aperto che ORA è uno dei tratti più belli del litorale, dopo essere stato ripulito, bonificato e restituito alla gente proprio e solo ad opera e a spese dei ragazzi di Bandafalò!!!!!!!
Si è parlato di irregolarità delle autorizzazioni presenti nella documentazione e di assenza delle più basilari norme di sicurezza, di “angusto e stretto corridoio senza alcuna altra via di fuga disponibile” …. in una spiaggia libera, a cui si accede e si esce da ogni dove!!!!

È a dir poco semplice agire in un modo e poi, successivamente dichiarare tutt’altro per giustificare, o meglio mascherare un’operazione che ha dell’incredibile.
Si è chiesto conto del perché di tale azione, delle motivazioni logiche che avevano portato ad un tale agguerrimento, ma nessuna risposta è stata data, e ciò perché nessuna risposta c’è.

L’impressione della gente presente sul posto al momento dell’intervento delle forze dell’ordine è stata quella del sequestro di persona di massa: non si poteva entrare nè uscire, la gente in spiaggia veniva inseguita, perquisita e malmenata, i cani del gruppo cinofilo venivano utilizzati controllandoinvasivamente chiunque si accingesse a lasciare la spiaggia…ma tutto questo non è stato riportato nel comunicato emanato dalle forze dell’ordine; l’unico elemento addotto a giustificazione del loro operato è stato il fine di prevenzione dello spaccio di stupefacenti: unico elemento che potesse raggiungere, agli occhi dell’opinione pubblica e specie di quanti non frequentano quella spiaggia e non conoscono quella realtà, il fine diffamatorio e persecutorio, nei confronti di Bandafalò, cui si mira ormai da tempo.

Invece le modalità, illegittime ed anticostituzionali utilizzate e messe in pratica per la sola verifica del suddetto presunto reato non sono state riportate.…e ciò per ovvie ragioni, che pare superfluo ribadire.
C’è stata un’operazione le cui modalità, crude e subdole, lasciano traccia solo per le dichiarazioni degli innumerevoli testimoni che hanno assistito a tale scempio, niente che però risulti dai verbali delle forze dell’ordine che in tal senso hanno operato.
Questo è quello che lascia maggiormente attoniti: assistere a tali soprusi e leggere, successivamente, che niente di tutto questo viene menzionato….solo calunnie, illazioni e l’asserita illegittimità delle attività di BandaFalò, il cui operato, ancor prima che essere sociale e culturale, e quindi lontano dalle dinamiche che si vogliono subdolamente evidenziare, ha una finalità di beneficenza che, diversamente da chi si riempie la bocca facendo chiacchiere, opera concretamente per rendere non solo la nostra terra, ma anche i posti più dimenticati dalle moderne civiltà, luoghi più vivibili e armoniosi.

Certo, forse questa non è un’epoca che apprezza tanto sacrificio e sudore, ma la Banda Falò, contro mille difficoltà, contro tutto e contro tutti persegue il proprio obiettivo che, per la sua soddisfazione, trova supporto nel sorriso di quei bimbi che, diversamente da noi, avrebbero molti e molti motivi per non sorridere.
L’amaro in bocca è una costante per la Bandafalò che, intrapresa questa umile e dignitosa attività, non avrebbe mai pensato di avere così tanti (e TALI!) bastoni tra le ruote.
In effetti il sostegno ad essi dato proviene da tutti: bambini, mamme, famiglie,ragazzi/e che ogni giorno frequenta la loro struttura e si rende conto dal vivo di ciò che effettivamente vuol dire operare per il sociale.
Lo stesso sostegno, ovviamente, non può pervenire da chi fa di una simile attività una fonte di reddito a scopo lucrativo.
La Banda Falò opera ormai da tre anni; è amata e sostenuta dalla brava gente, ed è perseguitata dalle autorità, dalla burocrazia, e dai potenti di turno.
Ma si sa: chi fa del bene incontra sempre innumerevoli ostacoli nel suo cammino ma, fortunatamente, è anche vero che chi la dura la vince.

La nostra forza siete voi che leggete in questo momento,è la vostra solidarietà,è l’attaccamento a questa terra, è la speranza di dare un futuro migliore a tanti bimbi meno fortunati di noi,è la convinzione che UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE

BandaFALò

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Author: Giusy Nuri

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