Ballarino,“Manifestazione d’interesse concreta e tolgo il disturbo”

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Dopo la contestazione di domenica, arrivata alla fine del match perso dalla Reggio Calabria contro il Real Casalnuovo, è tornato a parlare dalla sala stampa del Granillo il DG della LFA Reggio Calabria Antonio Ballarino. Con lui, anche il Presidente Minniti e il Club Manager Praticò.

“Mi hanno detto che sono inadeguato e che non ho fatto nulla, ma ho lavorato 7 anni con l’Empoli, con Fabrizio Corsi, Domenichini in Primavera, Pietro Leonardi, Baldini ancora giocava.” “All’epoca, ha ricordato, facevamo Serie C, B e A. Da catanese, ho fatto circa 6 anni di Interregionale in Sicilia, tra San Cataldo, Nuova Igea, Belpasso con Nino Pulvirenti e l’Acireale.”

Così Ballarino.

Campagna di attacchi

“Normale ci dovesse essere una conferenza stampa, ha chiarito , dopo quanto accaduto domenica dove sono stato chiamato in causa a 70 giorni dalla mia venuta…Fin dal primo giorno, si è scatenata contro di me una campagna di odio, di accuse, di attacchi personali…Ce ne hanno dette di tutti i colori.”

Rapporto con i giornalisti

“Io, ha confessato, non ho un grande rapporto con i giornalisti ma ho grande stima…Una parte dei giornali web hanno deciso di attaccarci… Mi aspettavo da voi accoglienza, almeno i primi sei mesi, il primo anno, invece non so neanch’io cosa ho subito. Dall’essere sciocco a catanese…”

“Ricordati che i reggini non sono sciocchi come te, mi hanno detto…Sono catanese? E dove sta il problema, Minniti e Praticò sono reggini…Ci hanno detto che non stavamo facendo questo o quello, e invece in due mesi abbiamo una società, una squadra, un gruppo di lavoro nostro e quattro compagini del settore giovanile.”

Solo macerie

“Ho scritto la squadra, trovandomi solo macerie. Il giorno dopo l’ufficialità della scelta del Sindaco, dissi che mi sarei fatto da parte se ci fosse stato qualcuno a presentare gli assegni, ma non si è presentato nessuno, né prima e né dopo.”

Qui a fare calcio

“Io sono venuto a Reggio Calabria per fare calcio, non politica…Reggio è una grande piazza, negli ultimi anni ha subito due fallimenti… Avete dimenticato cosa è accaduto questa estate?… Ma io non voglio fallire e non fallirò.”

Squadra società storia e marchio

“La squadra, ha ribadito è del popolo, la società è un’altra cosa e la gestiamo noi…Magari, per i tempi ristretti, non siamo stati bravi a prendere trenta giocatori tutti pronti, ma ci sono le condizioni per poter fare e questa proprietà non smantellerà.”

“Chi va dagli ultrà a parlare di marchio, ha ricordato, è bene che ascolti l’intervento del dottor Condemi in una diretta…Io sono interessato alla storia, sono venuto per questo…Ci vogliono i tempi – riferendosi al marchio – questo lo sapete…Tutti siamo obbligati ad aspettare, l’obiettivo è che la squadra torni a chiamarsi Reggina.”

Manifestazione d’interesse

“Se ci sono imprenditori pronti ad acquisire la Reggina e a garantire quello che faccio io, ha detto, ha tempo fino a sabato, per farmi pervenire una manifestazione d’interesse, una telefonata e tolgo il disturbo…”

“Chi viene, ha sottolineato, deve prendere la società per intero e deve garantire e dimostrare più di me…Passati i 5 giorni deciderò io insieme ai tifosi e alla città, quello che dobbiamo fare, perché soltanto un patto d’acciaio può garantire determinate cose”.

“Se noi non riusciremo economicamente a garantire un futuro, ha concluso Ballarino, saremo i primi ad andare via, ma al momento sono il garante e garantirò fino a che non ci sarà uno migliore di me.”

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Author: Enzo La Piana

Ha iniziato nei lontani anni ottanta a scrivere di sport, per un breve periodo, per il giornale il "Provinciale". Nel tempo il mondo della televisione lo ha catturato, facendolo appassionare alle riprese televisive, coltivate grazie all'emittente RTV. Prima di approdare su Ntacalabria, ha scritto per altri blog e giornali anche online seguendo il calcio e la Reggina.