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Tornare a parlare il dialetto, la lingua degli antenati e delle battaglie per i diritti; ricominciare a pensare e ad amare la conoscenza; conoscere la storia della propria terra e tutelare i reperti custoditi in essa in prospettiva occupazionale e turistica; rispolverare il passato proprio e della comunità a cui si appartiene; custodire la memoria per affrontare il buio del tempo presente e illuminare i passi delle nuove generazioni; favorire la lettura e l’informazione a tutti coloro che non hanno un lavoro ma hanno tanta fame di conoscenza; aiutare quanti affrontano improvvise sfortune e disgrazie.
Sono questi i temi cruciali, questa è la tarantella venuta alla luce nel corso delle “Notti Disobliate. 5 libri per 5 concetti”, rassegna di incontri con l’autore promossa da Disoblio Edizioni e dalla Cartolibreria Demaio, con il patrocinio del comune di Bagnara Calabra, alla quale hanno aderito: la Pro Loco di Bagnara Calabra, la SOMS di Bagnara Calabra, la Pro Loco di Palmi, l’Associazione Culturale Gnoseon di Caulonia Marina, l’Associazione Culturale Snap di Reggio Calabria, l’Associazione Eureka e la Biblioteca Auxesia di Lazzaro.
Dal 19 al 23 agosto, a partire dalle ore 21:30, gli autori Carmelo Morena, Patrizia Ferraro, Saverio Verduci, Pasquale Cotugno e Natalino Tripodi hanno incontrato tanti studiosi e promotori culturali per affrontare ogni volta assieme la notte, simbolo del buio della conoscenza e della crisi onnicomprensiva che attraversa la società attuale e caratterizza il tempo presente, discutendo con loro, partendo rispettivamente dai libri di ognuno, sulla possibilità di rischiarare tale oscurità e, quindi, di riscoprire la propria identità, individuale, comunitaria e meridionale.
Ogni notte, assieme a Daniele Parrello (Cartolibreria Demaio) e a un rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Bagnara Calabra, Cesare Zappia (Sindaco), Vincenzo Parrello (Assessore al Bilancio), Giuseppe Spoleti (Assessore alla Cultura), Carmelo De Leo (Presidente del Consiglio Comunale), gli autori hanno inaugurato il proprio incontro dando vita al “Libro Sospeso”, un’iniziativa consistente nell’acquistare e nel lasciare pagato un libro in libreria, destinato gratuitamente ai più giovani e chi affronta difficoltà economiche e per questo motivo non può acquistare un libro da sé, con proprie risorse economiche. Una volta “appeso” il libro all’interno della libreria e lasciato in sospeso per chi lo reclamerà dimostrando la propria fame di conoscenza, gli autori hanno dialogato con gli ospiti, provenienti dal territorio della provincia di Reggio Calabria e dalla Sicilia, ossia Masella Cotroneo, Aldo Libri, Alessandro degli Espositi, Gianfranco Cordì, Alfredo Piscioneri, Natale Zappalà, Filomena Tosi, Maria Francesca Fassari, Rocco Deodato, Gianfranco Marino, Bruno Ienco e Mimma Garoffolo.
Nel corso di ogni incontro, prendendo spunto dai libri degli autori – I me’ pinzeri, Dalla relazione a-simmetrica al terzo. La giustizia e la pace in Emmanuel Lévinas, Leucopetra: la storia greco-romana della città, I colori del passato, L’appuntamento galante – si è sottolineata l’importanza dei concetti chiave delle Notti Disobliate, ossia dialetto, filosofia, storia, passato, memoria, intesi come prospettive strettamente e logicamente connesse tra loro all’interno dell’unica carreggiata che attraversa la Calabria in direzione del domani, e si è messo in evidenza, ogni volta, come il recupero della propria identità passi urgentemente dalla parola dialettale, dall’amore della conoscenza, dalla coscienza della storia, dalla riscoperta del passato e dalla salvaguardia della memoria. Il buio conoscitivo e la crisi onnicomprensiva attuali chiamano in causa non soltanto per l’urgenza del tempo presente, scardinato da ogni punto fisso, ma soprattutto per la sollecitazione del tempo a venire e delle nuove generazioni, prive di lavoro, di speranza, di coscienza della propria storia e di una chiara identità.
Tale sfida multilaterale si è consolidata simbolicamente nel principale compagno di viaggio necessario a ridare un senso alla propria vita che si sviluppa nel territorio calabrese e quest’ultimo dentro al Sud, all’Italia, all’Europa e all’intero pianeta: il libro. Per testimoniare tale imprescindibile amico di passeggiata nel domani, infatti, i primi quattro incontri, si sono svolti in strada, sul tratto del Corso Vittorio Emanuele II antistante alla Cartolibreria Demaio, dove più volte si è ripetuto il messaggio “se la gente non va a trovare i libri in casa loro, sono i libri a uscire di casa e a incontrare la gente per strada”; in questa maniera si è sottolineato come i libri non siano parti di paesaggi morti, abbandonati nel dimenticatoio della propria coscienza, ma figure vive e presenti nella quotidianità che parlano di noi e per noi e a noi di un comune sentiero che chiama in causa tutti senza eccezioni, nel quale, consapevoli oppure no, tutti quanti stiamo già camminando assieme. Ogni libro non fa altro che evidenziare questa realtà e parlare alla coscienza di ognuno per risvegliarla criticamente all’amore per la vita, per la propria terra, per se stessi e per tutte le persone che vivono assieme a noi questo tempo.
L’amore per l’altro è stato un altro tema decisivo della rassegna. Il quinto e ultimo incontro delle Notti Disobliate si è svolto infatti alla Società Operaia di Mutuo Soccorso, dove si è stati assieme in una cena solidale il cui ricavato, partecipando con un’offerta libera, sarà donato nei prossimi giorni a una famiglia bagnarese attualmente disagiata.
Non sono mancati degli intermezzi artistico-musicali che hanno messo in evidenza le profonde e bravissime risorse presenti nel territorio, che affrontano la battaglia del tempo attuale in maniera creativa. Il rapper Matteo Calderaro ha magnetizzato l’attenzione di tutti con tre brani – Vorrei, Italia e True Story – che parlano dei problemi delle nuove generazioni nella nostra terra e di quelle abitudini mentali e comportamentali, che vanno individuate, comprese e corrette, se non cambiate radicalmente, perché rallentano e impediscono un risveglio del Sud e una vita più serena per i suoi abitanti. Il deejay Matteo Saverio Cacciola, in arte Mavee, deejay resident e special guest di prestigiose discoteche internazionali, è stato intervistato da Paolo Gramuglia per Radiobagnaraweb, e ha raccontato ai più giovani quali sono i segreti per raggiungere il successo e per farsi conoscere in tutto il mondo, e cioè la volontà, lo spirito di sacrificio, l’ascolto della sana critica e tanto studio, chiarendo come la musica sia soltanto benefica e utile per divertirsi e per superare quelle barriere verso l’altro che ci rinchiudono nella gabbia della nostra solitudine. La Compagnia Sintesi, diretta dal maestro Armando Gatto, ha esibito due coreografie – “La via del mare 2 e 3”, realizzate sulla musica dei Taranproject – le quali hanno rappresentato nella danza quella Calabria stracolma risorse popolari competenti che operano continuamente nel tentativo di rilanciare la propria terra e di radicare la possibilità di abitarvi, mettendo in luce tutte quelle risorse storico-paesaggistiche bellissime sia naturali sia create da tutte quelle civiltà provenienti dal mare che hanno reso questa terra unica nel pianeta.
È stata in definitiva una rassegna piena di interventi che ha rischiarato sotto la luce della conoscenza della Disoblio tanti di quei promotori culturali che senza sosta operano per il futuro della Calabria e dei suoi abitanti, mossi da un atteggiamento fondamentale sintetizzato dal disco dei Nova Taranta, “Amuri e Tradizioni”, amore per la conoscenza in tutte le sue forme e recupero delle tradizioni.
È questa la tarantella che la Calabria vuole ballare, per illuminare la notte del Sud e della sua gente di una luce antica e intensa, nuova soltanto perché ad assicurarsi il suo risplendere ci sono oggi nuovi luminai.
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