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“Sono fiero di Carmine. Ricordo quando da piccolo frequentava la parrocchia e adesso che lo trovo un uomo, cresciuto e amante della poesia, ne vado fiero”.
È con queste parole del vice presidente della Soms, Carmelo Pavia, che si è aperta la presentazione “Ti penzu notti e jornu Bagnara” di Carmine Laurendi (Disoblio Edizioni), svoltasi ieri sera presso la Soms Bagnara Calabra, alla quale, oltre all’appena citato presidente, intervallati dalla lettura di alcune poesie, hanno preso parte: Carmelo Tripodi (Giornalista), Giuseppe Spoleti (Docente I.C. “Ugo Foscolo” Bagnara Calabra), Rocco Nassi (Poeta Dialettale), Salvatore Bellantone (Editore), Carmine Laurendi (Autore del libro).
Un orgoglio tutto bagnarese quello per Carmine Laurendi, autore della sua prima silloge poetica dialettale, ricalcato anche da Giuseppe Spoleti nel senso di un messaggio importante per la società. Carmine lascia un segno, mette la faccia e affrontando tutte le difficoltà della vita è riuscito a realizzare questa pubblicazione, un esempio che può servire a molti, specie ai più giovani, per credere nei propri sogni e mettersi in carreggiata per realizzarli.
Quella contenuta in “Ti penzu notti e jornu Bagnara”, ha spiegato Carmelo Tripodi, è una poesia dove la pratica supera la grammatica, capace di raccontare la strada, la gente, di denunciare ma anche di mettersi a nudo nel raccontare la propria vita in salita. Sono versi in cui emergono l’amore incondizionato per il proprio paese, l’impegno civile, il racconto della crisi del settore pesca ma anche le inquietudini, la delicatezza e la sensibilità che hanno spinto l’autore ad avvicinarsi alla poesia.
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