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Si è svolta mercoledì 23 marzo, presso la Sala Conferenze della Pro Loco di Bagnara Calabra, la presentazione della silloge dialettale “Ogni cosa c’u so’ tempu” di Carmine Laurendi (Disoblio Edizioni), nel corso della quale sono intervenuti Bruno Ienco (Presidente Pro Loco Bagnara Calabra), Giuseppe Pirrotta (Delegato del Presidente per la costituenda Città Metropolitana – Area Costa Viola), Carmelo Tripodi (Giornalista), Giuseppe Spoleti (Docente I.C. “Ugo Foscolo” Bagnara Calabra), Pasqualina Ciccone (Dottoressa in Lingue e Letterature Straniere), Salvatore Bellantone (Editore), Carmine Laurendi (Autore della Silloge).
Una raccolta poetica suddivisa in cinque sezioni (valori umani, relazione d’amore, vita quotidiana, Calabria e dediche), di ognuna delle quali Carmine Laurendi, accompagnato dalle riflessioni dell’editore Salvatore Bellantone, ha recitato ai presenti alcune poesie, per emozionare e fare pensare sulla questione del tempo, tema cruciale della sua nuova silloge, inteso dal poeta come principio di quei valori umani che, assieme all’amore, alla fede e all’impegno civico, vanno riscoperti e vissuti nella quotidianità per ridare alla comunità bagnarese e alla società meridionale quella vitalità che attualmente sembra svanita a causa del cambiamento delle mode e dei costumi, imposti dai mass-media, privandola della propria identità e del proprio passato.
Occorre trovare, ha detto Bruno Ienco, lo stesso entusiasmo che Carmine manifesta nella poesia dialettale per vincere il degrado che la città sta attraversando. Un entusiasmo, secondo Giuseppe Pirrotta, che l’autore della silloge “Ogni cosa c’u so’ tempu” riesce a riversare anche nel sociale, in un momento di grande crisi, dimostrando come riesca a suscitare emozioni e faccia pensare non soltanto con le poesie che scrive ma con tutto quello che fa.
“Nella sua nuova raccolta di poesie – ha dichiarato Giuseppe Spoleti – si nota una maturazione sul piano linguistico e contenutistico, a dimostrazione del lavoro svolto in questi mesi dall’uscita del suo precedente libro. Carmine dà un grande contributo culturale al nostro paese e l’auspicio che venga ricordato un domani come i grandi autori del nostro passato. Dello stesso parere Pasqualina Ciccone, che ha sottolineato come la bravura poetica dell’autore di “Ogni cosa c’u so’ tempu” consista nella semplicità dei suoi versi, carichi però di contenuti e di messaggi importanti per far riflettere la gente primariamente su se stessa e poi su tutto il resto”.
“Carmine – ha detto Carmelo Tripodi – è così come lo si vede, pieno di passione nella vita e nella poesia. C’è una crescita dal primo al secondo libro, c’è un Carmine diverso, che riflette anche su questioni immateriali oltre che materiali. Il mio augurio è che non cambi, continui per la sua strada, ma consapevole che c’è tanta strada da fare, specialmente nella lettura e poi nella scrittura, dimensioni entrambe che consentono di far crescere contenutisticamente la sua poesia”.
L’Autore, infine, ha ringraziato i presenti e ha spiegato come i suoi versi nascano all’improvviso, per ispirazione, diventando poi una necessità, quella di sfogare attraverso la poesia le emozioni provate. Leggendo, per ultima, la poesia “Sìmu tutti i passaggiu”, Carmine Laurendi ha chiarito quanto sia importante rispolverare i vecchi valori e farli riscoprire ai più giovani, ai quali è dedicato il suo nuovo libro “Ogni cosa c’u so’ tempu”, testimonianza di come i sogni, con spirito di sacrificio e tanto sudore, si possano realizzare.
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