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di Francesco Iriti
Il forum di partecipazione per il Piano Strutturale Associato, lo strumento urbanistico in fase di redazione nei Comuni dell’Area Grecanica, ha riscontrato ampio successo durante l’incontro tenutosi nell’aula consiliare “Giuseppe Jacopino” a Bagaladi.
Il sindaco Federico Curatola ha introdotto i lavori ai quali hanno presenziato l’ingegnere Franco Maisano, responsabile dell’Ufficio di Piano, l’architetto Carmelo Borrello, responsabile dell’Ufficio Tecnico di Bagaladi, l’ingegnere Piero Polimeni, incaricato dal Gal per la redazione del Quadro Conoscitivo, ed i tecnici Enrico Costa e Valentina Livide in rappresentanza del gruppo di progettisti che annovera anche eminenti urbanisti come Federico Oliva e Pier Paolo Balbo.
In platea presenti anche numerosi tecnici operanti sul territorio ed una buona rappresentanza di cittadini che ha partecipato attivamente al dibattito.
Curatola nel suo intervento ha fissato i punti cardine sui quali dovrà fondarsi il nuovo strumento urbanistico che “dovrà avere una forte impronta ecologista, dovrà arrestare il consumo di suolo e puntare al recupero del patrimonio edilizio esistente ed all’innalzamento della qualità della vita e dei servizi per i cittadini”. Nella sua disamina, il primo cittadino di Bagaladi ha rimarcato come “il Programma di Fabbricazione vigente forniva una previsione troppo entusiastica sullo sviluppo e l’espansione del paese, ma all’epoca della sua approvazione non si pensava potesse scatenarsi una crisi così incalzante”.
I tecnici Borrello e Maisano hanno delineato i contorni del Piano dal punto di vista normativo e procedurale, indicando i vari steps che si sono susseguiti e quelli che verranno fino all’approvazione definitiva. I progettisti invece hanno affrontato più da vicino il redigendo strumento, esplicitando le varie fasi di costruzione del piano e sottolineando l’importanza di momenti di partecipazione al processo decisionale.
Sugli input raccolti dai cittadini presenti è stato affrontata la questione “Piani di Lopa” sui quali il piano vigente prevede la destinazione edificabile per ampie porzioni di terreno i cui proprietari hanno chiesto la riclassificazione come zona agricola. I tecnici hanno appuntato questa richiesta ed il sindaco ha ribadito che l’area in questione “ha una vocazione ben precisa e cioè è un’area destinata alla produzione di energia da fonti rinnovabili, data la presenza del parco eolico in via di completamento e le altre iniziative in cantiere per quanto riguarda il fotovoltaico e la coltivazione di colza o girasole per produrre biocarburante”.
Soddisfazione è stata espressa a margine dell’incontro da parte dell’amministrazione comunale e dei tecnici per il clima di collaborazione e di ascolto instaurato con i cittadini.
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