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E’ spiacevole dover constatare che a mesi di distanza dall’installazione del nuovo macchinario diagnostico per la TAC, questa funzioni ancora a mezzo servizio. Manca infatti uno strumento indispensabile per realizzare l’esame con il mezzo di contrasto. Ciò crea disagi e non supera il problema della “dipendenza” da Reggio Calabria per un esame che invece sarebbe fondamentale riuscire a compiere al Tiberio Evoli.
E’ opportuno dunque che l’installazione del componente avvenga prima possibile per superare questa fase in cui ogni volta che un paziente deve compiere quest’esame deve essere trasportato agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria con l’aggravante che a fare il “servizio taxi” è l’unica ambulanza del 118 attiva su tutto il territorio dell’Area Grecanica lasciando così scoperta tutta l’area con i rischi che ne conseguono.
Dopo la chiusura del punto nascite, i problemi cronici della struttura e le carenze anche dei presidi più elementari per la normale erogazione dei servizi rischiano di far capitolare il nosocomio ed è quindi nostro compito difendere quanto ancora si può difendere e cercare di rilanciare il Tiberio Evoli partendo da una riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi. L’invito è rivolto alla politica regionale, perché s’impegni proprio su questo: razionalizzare e riorganizzare l’Ospedale in linea con gli indirizzi di piano che inquadrano la struttura come “Ospedale Generale”.
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