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Le indicazioni operative del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Dott. Guido LONGO, hanno riguardato l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio anche finalizzati al contrasto della microcriminalità diffusa.
La “Sezione Falchi”, fortemente voluta dal Questore, inserita nella V° Sezione della Squadra Mobile – “Reati contro il patrimonio”, diretta dal Vice Questore Aggiunto Francesco Giordano con il coordinamento del Primo Dirigente Gennaro Semeraro, lavora in perfetta sinergia con la “Squadra Volanti” dell’U.P.G.S.P., diretta dal Commissario Capo Giuseppe Giliberti.
Un quotidiano lavoro che si sostanzia in un proficuo scambio di informazioni che ha già dato i primi frutti con numerosi arresti e denunce: a seguito delle segnalazioni del cittadino al “113”, le tempestive comunicazioni della Centrale Operativa vengono di volta in volta opportunamente veicolate al personale auto e moto montato che si pone alla ricerca attraverso le vie cittadine degli autori dei reati.
Nell’ambito di questa già attività , nella tarda serata di ieri, è stato tratto in arresto in flagranza di reato HABIBAILAH ABDELLHADI, nato in Marocco, classe ’76 per Rapina, Lesioni, Resistenza e Violenza a P.U.
Nel dettaglio, un giovane informava il “113” di aver subito una rapina all’interno della centralissima Villa Comunale e di essere stato derubato della sua borsa contente oggetti personali e danaro.
Subito dopo la chiamata al “113” da parte della vittima, gli agenti giungevano sul posto e dopo aver identificato la parte lesa, ne raccoglievano le dichiarazioni ed una sommaria descrizione dell’autore del reato.
Alla luce degli elementi acquisiti nell’immediatezza, il personale delle “Volanti” ed i colleghi dei “Falchi” avviavano un’attenta attività di monitoraggio lungo le vie limitrofe al luogo del delitto, notando, all’ incrocio tra il Corso Vittorio Emanuele III e la via Domenico Tripepi (angolo Villa Comunale) una persona perfettamente corrispondente alla descrizione fornita dalla parte lesa proveniente dalla Villa Comunale, che reggeva tra le mani una borsa a tracolla.
Questi veniva prontamente fermato ma per tutta risposta il giovane si rifiutava di fornire i dati anagrafici e, resosi evidentemente conto della sua posizione, cercava in tutti i modi di opporre fattiva e fisica resistenza all’operato. Lo stesso, riguardo il possesso della borsa, non riusciva a fornire giustificato motivo. Contestualmente la parte offesa, occorsa sul posto riconosceva con assoluta certezza l’autore della rapina perpetrata ai suoi danni nella persona fermata.
Durante la traduzione in Questura, all’interno dell’ autovettura di servizio, l’HABIBAILAH continuava a dimenarsi con violenza, colpendo anche gli operatori che riportavano lesioni giudicate guaribili in pochi giorni.
L’arrestato, sovente responsabile di reati anche di natura predatoria, è stato posto a disposizione dell’A.G. competente e dopo le adempienze di rito, veniva trattenuto in carcere in attesa del rito per direttissima all’esito del quale, lo straniero veniva associato presso la locale casa circondariale.
Un secondo episodio ha visto ancora un intervento congiunto delle “Volanti” e del personale dei “Falchi” a seguito di una furiosa lite scoppiata all’interno di un noto fast food reggino sul Corso Garibaldi.
Intorno alle ore 18.00 il personale di Polizia ha avuto non poche difficoltà nel placare una furiosa discussione degenerata in una vera e propria aggressione fisica tra due uomini apparentemente per futili motivi.
I due, C.D. classe ’73 e S.V. classe ‘67 venivano arrestati in flagranza di reato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante il fermo e deciso intervento degli agenti i due uomini non desistevano dall’aggredirsi con violenza anche alla presenza di numerosi cittadini che a quell’ora affollano il noto ristorante del centro e dei numerosi bambini presenti nel locale.
Pur intervenendo con assoluta fermezza e decisione gli operatori potevano constatare che entrambi gli uomini non desistevano dal percuotersi cagionandosi lesioni poi giudicate guaribili per entrambi in 7 giorni.
Gli autori dell’alterco venivano tratti in arresto per Resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, violenza seppur indiretta ma finalizzata ad impedire l’operato degli agenti con comportamenti positivi idonei a raggiungere lo scopo di ostacolare il compimento di un atto di ufficio.
Posti a disposizione della competente A.G. nella persona del P.M. di turno Dott. Antonio Cristillo, venivano cautelarmente ristretti presso le loro abitazioni in attesa del rito per direttissima all’esito del quale, convalidati gli arresti, il Giudice disponeva la custodia ai domiciliari per uno dei due e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per l’altro.
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