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“La CGIL Reggio Calabria – Locri è allarmata dall’ennesima violenta intrusione della criminalità organizzata nella vita di un’azienda, la Federico SPA, che dà lavoro a oltre 250 famiglie” – è quanto sostiene in una nota il Segretario Generale Gregorio Pititto.
“L’ultimo atto vandalico compiuto ai danni di un pullman, segue l’incendio di ben 23 bus nell’arco di pochi anni. Comprendiamo, dunque, – continua Pititto – il grido di dolore dell’amministratore Aldo Federico, e la sua riflessione sulla circostanza se esistano o meno le condizioni per continuare a lavorare in Calabria.
Dove c’è la ‘ndrangheta non possono germogliare diritto, lavoro e sviluppo – afferma Pititto – e la CGIL è al fianco della azienda “Federico SPA” stanca di dovere lottare contro un nemico spietato, ed anche vicina ai lavoratori che con quotidiano impegno, provano ad affermare una sana cultura della legalità e dei diritti.
La preoccupazione da parte del sindacato per le ricadute che queste vili intimidazioni possono avere sull’occupazione è fortissima, assieme alla consapevolezza che l’insistenza della criminalità sta danneggiando una economia da sempre fragile e, oggi, stressata da una rilevante crisi strutturale.
Senza dimenticare che tali inqualificabili gesti, mettendo a dura prova l’impegno imprenditoriale, rischiano di ledere il diritto alla mobilità di migliaia di calabresi fra studenti, anziani, pendolari e famiglie, concentrati in modo preminente nella fascia ionica reggina e catanzarese.
La CGIL, – afferma il Segretario – è certa del costante impegno delle forze dell’ordine e della magistratura contro la ‘ndrangheta, e da parte sua assicura totale abnegazione nel favorire una cultura della legalità, perché la criminalità organizzata si combatte coinvolgendo anche attivamente la società civile. In tal senso la politica ha il dovere di fare da “battistrada” e di dimostrare di esserci se ha realmente a cuore le sorti della nostra terra“.
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