ATAM: ancora una scelta per fare cassa ai danni dei cittadini

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In data odierna le Segreterie Provinciali di Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Uilca e UGL ecc. hanno inoltrato la lettera che uniamo in allegato al Presidente dell’Atam Ing. Filardo e al Sindaco Dott. Arena per rappresentare lo stato di fibrillazione causato nella categoria dei Bancarie degli Assicurativi, e in gran parte della cittadinanza, dalla notizia che verranno aumentati il numero degli stalli di parcheggio a pagamento e verranno raddoppiate le tariffe.
Riteniamo iniqua questa ulteriore tassa che si aggiunge all’aumento delle tariffe comunali in un periodo di compressione dei salari. Il codice della strada prevede (art. 7 comma 7) che “i proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi per migliorare la mobilita’ urbana”.
Non ci risulta che in questi anni si sia proceduto in questo senso nella nostra città. Inoltre al comma 8 dello stesso articolo si prevede che comunque vengano rese disponibili nei pressi dei parcheggi a pagamento, alcune aree per la libera fruizione dell’utenza. Siamo solidali con i lavoratori dell’ATAM per la situazione grave in cui versa la loro azienda ma non si può chiedere ai cittadini di pagare sempre per tutti.
La conformazione orografica della nostra città e il sistema di trasporti pubblico attualmente esistenti non possono in alcun modo garantire i tempi ristretti che sono richiesti per poter raggiungere i posti di lavoro: usare il mezzo pubblico a Reggio, oggi, significa aumentare a dismisura il tempo da dedicare alla propria giornata lavorativa sottraendolo alla famiglia e, proprio ora che le famiglie sono chiamate a supplire alle carenze del welfare statale, rubare tempo ai propri genitori anziani e ai propri bambini per prendere l’autobus ci sembra un sacrificio troppo forte.
Per tale motivo, qualora la nostra richiesta di lasciare invariato il costo degli abbonamenti per chi lavora in centro e di non aumentare il numero di stalli a pagamento, dovesse restare inascoltata,siamo pronti anche a clamorose iniziative di protesta e a valutare un eventuale ricorso alle vie legali.

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Author: Cristina

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