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Cosa ci fanno tre sindacati e una holding centro-settentrionale in un anonimo albergo romano?
Che domande: parlano del più grande rigassificatore d’Europa da realizzarsi nella piana di Gioia Tauro! E noi che c’immaginavamo che una riunione del genere si dovesse svolgere nelle sedi istituzionali, al Ministero dello Sviluppo Economico, per esempio, o quanto meno nella sede dell’azienda, posto che del futuro di un territorio non si decide nel territorio stesso…
Eppure indiscrezioni erano trapelate attraverso i giornali, nei giorni precedenti, e proprio a proposito di questa riunione la davano prima al ministero, poi alla sede dell’azienda, poi di nuovo al ministero… chi le avrà fatte circolare queste voci?
Ma ancora più interessante è domandarsi: come mai a Roma i sindacati confederali discutono con multinazionali e ministri del rigassificatore che si vuol fare nella piana di Gioia Tauro mentre una popolazione intera, sette giorni prima, ha chiesto a gran voce d’essere interpellata sulla questione?
Chi ha delegato i sindacati a decidere per gli abitanti della piana? Quale cultura della democrazia esprimono CGIL, CISL e UIL nell’esprimere la più totale indifferenza alle mobilitazioni in atto, quando in coda al segretissimo incontro dichiarano: “In conclusione si è convenuto di aggiornare l’incontro, entro la prima decade di aprile, coinvolgendo al tavolo anche le parti datoriali per avere una visione d’insieme e porre in essere azioni concrete su ricadute occupazionali e formazione” come se tutto fosse già deciso? come già si fosse consumato l’ultimo atto previsto col voto del comitato portuale del 20 marzo…
E la richiesta a gran voce di associazioni, sindaci, parlamentari, cittadine e cittadini… di consultare la popolazione prima di ogni prosieguo dell’iter?
Sbagliamo noi a fare queste domande? Abbiamo sbagliato rotta, noi, andando a protestare nella sede istituzionale responsabile di ultima istanza della questione o sono loro eccentrici a rifugiarsi in sordina nelle stanze di un albergo per sfuggire alle nostre interpellanze? Non avranno, loro, perso la bussola rispetto ai valori democratici che hanno ispirato la nascita delle loro stesse organizzazioni?
Provvederemo a girare le domande alle segreterie nazionali dei tre sindacati, per capire se l’anomalia sia solo imputabile alle rappresentanze locali o esprima la posizione delle organizzazioni nazionali.
Intanto, chiariamo che il presidio al Ministero dello Sviluppo Economico era solo un momento per denunciare l’ennesimo passaggio arbitrariamente consumato sulla testa delle popolazioni locali. Solo un momento della mobilitazione che costruiamo giorno per giorno nel nostro territorio, dove vogliamo che vengano prese le decisioni e dove giorno 20 faremo sentire forte la nostra voce.
Ringraziamo quanti, come i parlamentari del movimento 5stelle, solidarizzano con la causa, chiedendo maggiore cautela rispetto a facili equivoci giornalistici volti ad identificare il movimento con una forza politica… il movimento lo fanno gli abitanti del territorio. E al di là delle truffaldine dichiarazioni e marce indietro dei capi di gabinetto di turno, non ci facciamo illusioni né facciamo un passo indietro:
GIORNO 20 NELLA PIANA DI GIOIA TAURO, GLI ABITANTI DI TUTTO IL TERRITORIO INTERESSATO SI FARANNO SENTIRE. SENZA DI NOI, NON SI DECIDE NIENTE!
PER IL RINVIO DEL VOTO DEL COMITATO PORTUALE E CONTRO OGNI IPOTESI DI COMMISSARIAMENTO DELLO STESSO. PER LA CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE INTERESSATA
GIORNO 20, DALLE 9.00 IN POI TUTTI ALL’AUTORITA’ PORTUALE DI GIOIA
Coordinamento delle associazioni NO RIGASSIFICATORE – CALABRIA
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