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Una manifestazione per raccontare la storia di Reggio Calabria dal 1700 ai giorni nostri con i pareri di studiosi e professionisti della città di Reggio Calabria per la manifestazione “Reggio era…”.
Continuano così gli incontri nell’ambito della programmazione del Laboratorio delle Arti e delle Lettere per raccontare la città di Reggio Calabria.
Le Muse ormai, da anni, ribadisce Giuseppe Livoti – presidente Muse- seguono “una politica culturale” che attraverso il racconto possa svegliare la sensibilità del cittadino ed occorre che tutti sappiano, conoscano per apprezzare meglio ciò che è rimasto del nostro passato.
Reggio si sa è stata sin dall’antichità era ricca di monumenti, distrutti o dai terremoti o per mano d’uomo. Vogliamo farla rivivere al pubblico, ecco il perché una mostra con immagini pittoriche e fotografiche a cura degli artisti delle Muse e grandi plastici perfetti in ogni elemento, riproduzione fedele delle architetture di palazzi e chiese importanti, esistenti sin dal 1700 (la Cattedrale, la Fontana della Pescheria, il Teatro, l’Eremo della Madonna della Consolazione) e questo grazie alla grande capacità dell’artista Ilario De Marco.
Un racconto dunque -in fieri- domenica 22 febbraio alle ore 18 presso la Sala D’Arte di via San Giuseppe 19, con una conversazione animata dall’arch. Natale Cutrupi, lo studioso prof. Giuseppe Cantarella e la testimonianza sulla Reggio che vorremmo del dirigente medico dott. Enzo Amodeo stimato professionista calabrese.
Alla mostra partecipano: Ambra Miglioranzi, Luciana Ruggeri, Renato Amodeo, Santa Maria Milardi, Grazia Papalia, Pina Calabro’, Adele Leanza, Lucia Errigo, Davide Ricchetti, Domenico De Lorenzo, Antonella Laganà, Marilena Cicciù, Giovanna Tripodi, Angelo Meduri, Manuela Lugara’.
La mostra “Reggio era…tra plastici, pittura e fotografia sarà aperta al pubblico fino al 10 marzo dalle ore 18 alle ore 20.
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