Questo post é stato letto 20930 volte!
“Un incontro interlocutorio ma con positive aperture quello avvenuto a Roma tra il ministro al turismo Gnudi, quello agli affari europei Moavero e le associazioni di categoria dei balneari. Sul piatto il tema delle concessioni di spiaggia con la preoccupazione delle aste ad evidenza pubblica previsto dalla direttiva Bolkestein”.
Giornate molto intense quelle trascorse a Roma per la delegazione di Assobalneari Calabria, impegnata dapprima in una riunione di Giunta avvenuta ad Ostia presso la sede nazionale dell’Organizzazione per definire le proposte a tutela delle Imprese Turistiche e il giorno successivo nell’incontro con i Ministri del Turismo e degli Affari Europei Piero Gnudi e Enzo Moavero,dove e’ stato presentato il documento definitivo. Sul tavolo delle discussione la famosa “Direttiva Bolkestein “ dell’Unione Europea (123/2006) , normativa comunitaria che stabilisce le nuove regole quadro per la liberalizzazione delle concessioni demaniali marittime che, di fatto,rischiano con tali modifiche di mandare all’asta le stesse concessioni nel 2015.
Grande attenzione e preoccupazione sulla questione da parte degli imprenditori di Assobalneari Calabria giunti a Roma,sempre aggiornati e coinvolti nelle varie vicende che ruotano attorno al comparto dal Presidente Vito Marra,dove anche in questa sede sulla questione ribadisce, ancora una volta, “che se non si interviene ad adeguare la Direttiva Europea al nostro contesto ,tutto questo causerebbe la perdita dei diritti acquisiti e delle spese già effettuate e non ancora ammortizzate nelle strutture, creando una situazione di insicurezza che andrebbe ad impedire nuovi investimenti, con il solo risultato di far scomparire dal mondo produttivo tanti piccoli imprenditori e le relative famiglie, causando un danno economico ed occupazionale di enorme entita’ ”.
Proprio per questo,aggiunge, e’ stato redatto,in stretta sinergia con i responsabili degli altri gruppi regionali, un documento sintetico con delle proposte risolutive al grave problema, che in occasione dell’incontro è stato relazionato e consegnato dal nostro Presidente Renato Papagni ai Ministri competenti ricevendo credito sull’ipotesi di apertura al mercato dal 2013 ad esclusione delle aree gia’ impegnate, ovvero da concessioni demaniali marittime esistenti.
Gli imprenditori balneari prendono atto con soddisfazione che il Governo intende risolvere il problema delle concessioni demaniali e valutano positivamente l’impegno garantito dal Ministro Moavero Milanesi ad affrontare personalmente il tema con la Comunità Europea e sottolineano con forza che ci sono gli spazi per trovare una soluzione che non penalizzi le imprese e ne garantisca il futuro.
E’ questa la posizione espressa al termine dell’incontro avvenuto con i ministri Gnudi e Milanesi e le organizzazioni delle imprese turistiche-balneari. In virtù della recuperata considerazione del ruolo dell’Italia in Europa, la deroga è possibile senza aspettare il 2015. E’ anzi urgente accelerare i tempi, vista la crisi del turismo, il blocco degli investimenti e la difficoltà per le imprese di competere a livello internazionale.
Gli imprenditori del settore chiedono all’esecutivo garanzie e certezze per un comparto riconosciuto da tutti come il fiore all’occhiello del turismo tricolore ed unico in Europa. “Occorre – ha evidenziato Marra – che il nuovo regime delle concessioni ristabilisca un sistema di garanzie e di condizioni essenziali per le prospettive di crescita del comparto turistico italiano. La peculiarità del settore balneare va tutelata e valorizzata, considerato anche il fatto che le imprese del settore operano esclusivamente su territorio demaniale e che, in caso di perdita della concessione, non avrebbero alcuna possibilità di trasferire l’attività su aree al di fuori del demanio e pertanto morirebbero. Inoltre – precisa ancora Vito Marra – il canone dovrà continuare ad essere fissato da legge dello Stato.
C’è la massima disponibilità da parte del Governo a costituire un tavolo tecnico con Regioni ed Imprese per trovare soluzioni condivise a questo ed altri problemi che affliggono il settore. Uno strumento importante mentre sta per partire la stagione estiva che già si annuncia molto problematica per gli effetti prolungati e drammatici della crisi economica sulla capacità di spesa delle famiglie, sulla possibilità da parte delle imprese di investire e soprattutto sull’occupazione.
«Si deve arrivare,nei tempi previsti dalla normativa vigente, a una soluzione definitiva su una vicenda che sta danneggiando non solo le singole aziende ma anche l’industria balneare, che è molto importante per il turismo italiano»,sostiene Vito Marra,aggiungendo che sul fronte della deroga alla direttiva Bolkenstein sta lavorando il ministro Moavero, «anche se lo stesso – ha tenuto a sottolineare – non lo vede un percorso semplice».
Durante l’incontro, si è preso atto che il Governo per la prima volta ha aperto la possibilità di chiedere all’UE l’esclusione delle imprese balneari esistenti dalle procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione delle aree dove esse insistono.
Da questo momento di apertura del Governo e concertazione con i soggetti interessati ,non bisogna dimenticare la caratteristica della specificita’ dell’offerta turistica dell’Italia,paese con il piu’ alto sviluppo costiero in Europa : le coste italiane possono ancora attivare investimenti nel settore turistico nelle migliaia di km di spiaggia non ancora impegnate da concessioni marittime,salvaguardando le imprese turistiche esistenti che occupano solo il 25% delle aree costiere disponibili.
L’incontro durato circa tre ore ha avuto un grandissimo sostegno degli imprenditori provenienti da tutta Italia e scesi in Via della Stamperia per manifestare la preoccupazione di 30000 imprese familiari balneari e delle imprese dell’indotto balneare. Una manifestazione composta e colorita dalla presenza di circa duemila balneari provenienti oltre dalla Calabria, da molte Regioni costiere italiane.
Un ringraziamento particolare va rivolto al Presidente Renato Papagni che ha relazionato il documento di proposte preceduto da sintetica analisi della situazione in cui versano al momento le aziende,sapendo ben rappresentare le richieste degli imprenditori. Insomma una bella giornata a riprova che la concertazione e l’unione sono la forza che potrà salvare le nostre imprese familiari.
Questo post é stato letto 20930 volte!