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Il 21 giugno 2013 l’Assemblea Generale di Assicomfidi Calabria ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente che si è riunito venerdì 5 luglio con la Presidenza dell’Arch. Dina Porpiglia. Il nuovo CdA è formato da Vincenzo Carbone, da Giovanni Ferrarelli, direttore di Confcommercio Crotone, dal dott. Giancarlo Mamone di Reggio Calabria, dal dott. Domenico Rositano e dal dott. Antonio Tassone in rappresentanza della Confcommercio di Catanzaro.
Il primo CDA è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di crisi delle piccole e medie imprese definendo le strategie per creare strumenti sempre più competitivi finalizzati ad un migliore accesso al credito.
la presidente del CDA, arch. Dina Porpiglia, ha colto l’occasione per ringraziare il Presidente uscente e tutto il precedente Consiglio per l’impegno che ha consentito di riavviare l’attività del Consorzio a partire dai pregressi lusinghieri risultati, certificati dagli esiti fortemente positivi dei recenti interventi ispettivi del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Direttore del confidi, dott. Giuseppe Calabrò, ha sottolineato gli ottimi risultati del Consorzio che hanno consentito di utilizzare quasi integralmente i fondi di garanzia fino ad oggi disponibili e la necessità che vengano al più presto reperite nuove risorse indicando nel sistema “Confidi” uno dei principali canali di sostegno per le imprese nell’epoca della Crisi.
È stato poi evidenziato il ruolo del Consorzio nella gestione dei fondi ministeriali per la prevenzione del racket e dell’usura, anche in questo caso fonte di positivo, verbalizzato, riscontro da parte del Ministero competente.
Nel dare rilievo all’originaria appartenenza di Assicomfidi alla grande famiglia di ConfCommercio, sottolineata dalla presenza alla riunione del CdA del Presidente Gianni Santoro e del Direttore Marisa La Nucara, la Presidente Porpiglia ha sottolineato l’importanza di un maggiore coinvolgimenti di tutti gli Enti Locali per l’ampliamento del fondo di garanzia e conseguentemente, tramite l’allargamento della base consortile connessa all’aumento possibile, e anzi, necessario, degli interventi finanziati, dell’efficacia dell’intervento complessivo di Assicomfidi regionale.
Il CDA tutto ha definito poi una serie di passi operativi affinché Banche ed Istituzioni prendano atto della necessità di condividere le pesanti corresponsabilità relativamente alla possibilità di fare fronte comune per affrontare la gravità della situazione attuale, individuando strumenti e soluzioni integrate, in particolare grazie alla specializzazione dell’intervento dei Consorzi di confidi non più esclusivamente in connessione con interventi generalisti “a pioggia”, ma con la possibilità di intervenire in modo mirato sulla pianificazione integrata regionale e, conseguentemente, nelle strategie di sviluppo del territorio.
Un forte richiamo infine, da parte del CdA unanime, è stato effettuato in merito alla necessità che il Consorzio si configuri come strumento di sviluppo delle imprese sane al riparo da tentazioni meramente assistenziali e dalla possibile contiguità o acquiescenza con situazioni inquinate dall’infiltrazione mafiosa.
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