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“Approvo senza appendici personali il documento redatto qualche giorno fa dal direttivo aziendale Arssa della Federazione Regionale della CISL FP Calabria. È ormai troppo tempo che da consigliere dell’opposizione evidenzio l’impraticabilità della L.R. n. 9 del 2007 voluta dalla compagnia Loiero, in particolare negli articoli che prevedono la soppressione degli enti ARSSA e AFOR. Così come è impensabile che si continuino a sparpagliare le competenze in materia di agricoltura e forestazione a più strutture istituzionali”. Ad intervenire sul documento della CISL Funzione Pubblica, che vede prioritario l’avvio di un nuovo progetto politico riformatore da parte della Regione per Arssa e Afor, è il Consigliere Regionale Antonio Pizzini del PdL. “Non è solo necessario attribuire nuove funzioni e compiti, ma anche assicurare ai principali organismi del comparto agricolo e forestale calabrese nuove competenze e nuove progettualità, soprattutto in materia di Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 e di certificazione della qualità nei comparti agroalimentare e forestale”. La ricetta resta quella di mantenere in capo alla Regione e agli enti strumentali i compiti dei Servizi di Sviluppo Agricolo (SSA), compiti e servizi che lo Stato ha affidato alle Regioni con la modifica del Titolo V della Costituzione. “Anche io, come la gran parte della dirigenza dell’Arssa, denuncio la precarietà in cui versano da tre anni i lavoratori agricoli e forestali calabresi. Inoltre, è stato stabilito un Commissariamento che non è in grado, non avendone i compiti, di rilanciare le attività del settore e di utilizzare al meglio le tante professionalità tecnico-scientifiche cresciute all’interno di Arssa e Afor. La Calabria – conclude la nota del Consigliere Pizzini – ha bisogno di un vero progetto di rilancio della forestazione e della agricoltura in termini industriali, turistici, artigianali e di servizio anche per rilanciare l’occupazione in questo comparto. Comunque, sempre dopo aver affidato le sue funzioni ad un unico gestore sia esso privato, pubblico o pubblico-privato. Occorre, però, fare in fretta perché ogni giorno si sprecano le risorse ed i calabresi non se lo possono permettere, specialmente in questo periodo di crisi”.
on. Antonio Pizzini
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